I consumi trainano la Manifattura. Made in Italy al test dell’export

I consumi trainano la Manifattura. Made in Italy al test dell'export

L’industria italiana conferma la propria solidità. Nel 2024 il fatturato dovrebbe stabilizzarsi a quota 1.160 miliardi di euro, con un incremento di 250 miliardi rispetto al 2019, a chiusura di un ciclo post-Covid da record. È quanto emerge dal rapporto realizzato dal dipartimento ricerche di Intesa Sanpaolo e da Prometeia. Lo scenario globale vede un 2024 a due facce con un primo semestre debole e un miglioramento della congiuntura nel secondo semestre, ha spiegato Gregorio De Felice (in foto), capo economista di Intesa Sanpaolo.

A prezzi costanti, le attese per il fatturato dell’industria italiana sono di un moderato rimbalzo (+0,6%), che consentirà di recuperare solo in parte quanto perso nel corso del 2023 (-2,1%). Le imprese italiane, secondo l’analisi, saranno in grado di cogliere le opportunità offerte dai mercati internazionali, registrando una crescita dell’export del 2,6% a prezzi costanti che confermerebbe la buona competitività dimostrata negli ultimi anni. A rallentare il passo nel corso del 2024 saranno soprattutto gli investimenti in costruzioni, indotta dalle vicende legate al Superbonus. Lo stop definitivo alla cessione del credito e allo sconto in fattura potrà essere compensato solo parzialmente dagli investimenti del genio civile, sostenuti dall’accelerazione attesa degli interventi legati al Pnrr.

Crescita più intensa per il manifatturiero dal 2025, trainata dagli investimenti del Pnrr. Nello scenario di medio termine, l’industria è stimata in crescita a tassi relativamente dinamici nel biennio 2025-2026 (+1,2% medio annuo) con la realizzazione degli investimenti del Pnrr. La dinamica è stimata più contenuta (sotto l’1% medio annuo) nell’orizzonte al 2028. Nel complesso del quadriennio 2025-2028, si stima un margine operativo lordo medio manifatturiero al 9,2%. Quest’anno la ripresa della crescita si vedrà nel secondo semestre con i «tassi d’interesse che cominceranno a scendere e con l’aumento degli investimenti del Next Generation Eu», ha aggiunto il capo economista di Intesa Sanpaolo. Grazie al recupero del reddito disponibile eroso dall’inflazione, nel 2024 i consumi interni si incrementeranno, posizionandosi sopra i livelli di spesa pre-Covid anche a prezzi costanti, dopo il pareggio del 2023.

A trainare il recupero saranno i servizi.

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