“Gravi violazioni”. Mistero su un altro ministro cinese: cosa succede

"Gravi violazioni". Mistero su un altro ministro cinese: cosa succede

In Cina un altro alto funzionario è finito nel mirino dell’agenzia anticorruzione del Paese. I riflettori sono puntati su Tang Renjian, ministro dell’Agricoltura contro il quale è stata aperta un’indagine per “violazione grave della legge“. L’uomo è “attualmente sottoposto a revisione disciplinare e indagine di supervisione“, hanno fatto sapere la Commissione centrale per l’ispezione disciplinare e la Commissione nazionale di vigilanza. Non sono stati forniti dettagli aggiuntivi per una vicenda ancora avvolta nel mistero. Tang non è l’unico ministro cinese ad esser finito nei guai con la giustizia. Nell’occhio del ciclone, nel corso degli ultimi mesi, erano infatti finiti anche il titolare del ministero degli Esteri, Qin Gang, e quello del ministero della Difesa, Li Shangfu. Entrambi sono stati rimossi dalle rispettive cariche e spariti dalle arene pubbliche.

Cosa è successo al ministro dell’Agricoltura

La notizia è arrivata come un fulmine a ciel sereno. Poche righe battute dall’agenzia di stampa cinese Xinhua per annunciare l’apertura di un’indagine contro Tang Renjian. “Tang Renjian, ministro cinese dell’Agricoltura e degli Affari rurali, è attualmente sotto esame e oggetto di indagine disciplinare da parte della Commissione centrale per il controllo sulla disciplina del Partito comunista cinese e della Commissione nazionale di vigilanza, per sospette gravi violazioni della disciplina e della legge“, si legge nel comunicato diramato dall’agenzia anticorruzione del Paese.

Il ministro è apparso in pubblico il 5 marzo scorso, durante la doppia sessione dell’Assemblea nazionale del popolo cinese e della Conferenza consultiva politica del popolo cinese, dove aveva riferito che la produzione cerealicola aveva raggiunto il record di 695,4 milioni di tonnellate l’anno scorso, e dove aveva lodato il lavoro del suo dipartimento per “salvaguardare la sicurezza alimentare nazionale” e “prevenire il ritorno alla povertà“.

Tang, che è anche segretario del gruppo dirigente del Partito Comunista Cinese presso il ministero dell’Agricoltura e degli Affari Rurali, era stato nominato ministro dell’Agricoltura nel dicembre 2020. Una delle sue ultime apparizioni pubbliche è avvenuta tre giorni fa, quando ha tenuto un discorso a una conferenza nella città di Xianyang, nella provincia dello Shaanxi.

I precedenti

Come detto, Tang non è l’unico ministro cinese finito in una situazione del genere. Nell’agosto 2023 era successo qualcosa di simile a Qin Gang, all’epoca ministro degli Esteri. Qin era apparso l’ultima volta in pubblico lo scorso 25 giugno, durante un incontro con alti diplomatici di Russia, Vietnam e Sri Lanka.

Da quel momento in poi aveva fatto perdere le tracce, mentre i media internazionali hanno iniziato ad elencare ipotesi, teorie, piste più o meno plausibili per giustificare quanto stesse accadendo. Nonostante le voci, la Cina è rimasta vaga, attribuendo inizialmente la prolungata assenza del ministro a non meglio specificati “motivi di salute“. Alla fine, Qin Gang sarebbe stato rimosso dall’incarico con un brusco annuncio e dopo settimane di speculazioni sul suo conto (alcune voci lo accusavano di un flirt con una donna vicina agli 007 britannici).

Nessun chiarimento neppure per la scomparsa e successiva rimozione di Li Shangfu, il ministro della Difesa sparito lo scorso autunno. Pare che Li fosse rimasto coinvolto in un caso di corruzione relativo all’acquisto di equipaggiamento militare effettuato prima di diventare ministro, e per questo indagato dalle autorità competenti. Adesso tocca a Tang fare i conti con la giustizia.

Per cosa non è ancora dato sapere.

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