Putin schiera il Cosmos-2553: cosa può fare l’arma nucleare che spaventa gli Usa

Putin schiera il Cosmos-2553: cosa può fare l'arma nucleare che spaventa gli Usa

Cresce la preoccupazione degli Stati Uniti per l’arma segreta del Cremlino di cui si parla da mesi. Diciannove giorni prima dell’inizio della guerra in Ucraina, la Russia ha lanciato nello spazio un nuovo satellite sperimentale: Cosmos-2553. Dopo due anni, l’intelligence americana l’ha descritto come un prototipo di arma anti-satellite, in grado di minacciare la sicurezza degli Usa e di cambiare gli equilibri mondiali.

Questa è la crisi dei missili di Cuba portata nello spazio”, ha commentato Mike Turner, il deputato repubblicano a capo della Commissione intelligence della Camera dei rappresentanti. Stando a quanto riportato dal Wall Street Journal, il Cosmos non è ancora armato con una testata nucleare ma i russi hanno un programma segreto che punta a questo obiettivo. Una volta dotato di un ordigno atomico, sarebbe in grado di distruggere in un solo colpo decine di satelliti che orbitano attorno al pianeta, neutralizzando le reti di comunicazione civili e militari. In uno scenario di guerra tra Russia e Stati Uniti, dunque, Mosca avrebbe un vantaggio cruciale.

Le prime indiscrezioni sull’esistenza di questo satellite erano circolate nel febbraio 2023, quando Mike Turner aveva parlato di una “grave minaccia per la sicurezza nazionale” americana e aveva esortato il presidente Joe Biden a classificare le informazioni. Successivamente, la Casa Bianca aveva confermato pubblicamente che il Cremlino stava puntando su una “preoccupante capacità anti-satellite”. Vladimir Putin ha smentito le affermazioni dei funzionari di Washington, affermando che la Russia è sempre stata ed è ancora “categoricamente contraria all’installazione di armi nucleari nello spazio”, e ha dichiarato che il Cosmos-2553 ha solamente scopi scientifici.

Gli esperti americani hanno però evidenziato come il satellite si trovi in un’orbita insolita, non utilizzata da altri oggetti spaziali e non abbastanza alta per consentire gli esperimenti millantati da Mosca. Secondo le indiscrezioni riportate dal Wall Street Journal, una testata nucleare lanciata da questo dispositivo potrebbe colpire i satelliti americani nell’orbita bassa. In quest’area, le compagnie private e governative degli Usa ne hanno ben 6.700, contro i 780 della Cina e i 149 della Russia, e un’esplosione atomica renderebbe impossibile le operazioni per più di un anno, con conseguenze catastrofiche in caso di conflitto tra le due potenze.

Il paragone fatto dal deputato Turner con la crisi dei missili di Cuba sembra dunque quantomai azzeccato: anche in quell’occasione, le autorità di Mosca piazzarono segretamente testate nucleari, non nello spazio ma a 60 chilometri dalle coste americane.

Leave a comment

Your email address will not be published.