Chef Rubio ha denunciato di essere stato vittima di un’aggressione mentre rientrava nell’abitazione di sua madre a Cassino, in provincia di Frosinone. “Mi hanno aspettato fuori casa in 6 e hanno tagliato i fili del cancello per massacrarmi“, dice lo chef, al secolo Gabriele Rubini, in un video condiviso su X in cui si riprende con il volto diventato una maschera di sangue. “Sono stati i sionisti, sono terroristi“, insiste l’ex conduttore televisivo, raccogliendo la solidarietà di molti utenti che fanno parte della sua community, tutti sostenitori della causa palestinese.
E poi, pubblicando la foto di quella che presumibilmente è la sua automobile, che appare distrutta, con i vetri in frantumi all’interno e sui sedili, aggiunge: “Questi sono gli sgherri della mafia sionista. Responsabili tutti“. Non pago, pubblicando anche lo scatto del cancello automatico di casa, punta il dito contro la stampa: “Vergogna tutti. Il sionismo è mafia e i giornalisti sono i primi responsabili“. Il cuoco si è recato nel più vicino presidio ospedaliero per farsi curare e suturare le ferite e, con il volto pulito, si nota con ancora più evidenza l’occhio tumefatto, probabilmente dai pugni ricevuti.
Dai social non ha esitato un attimo a puntare il dito contro i “sionisti”: Chef Rubio, da tempi non sospetti, ha dedicato la sua immagine pubblica alla causa palestinese, da ben prima che esplodesse il nuovo conflitto in Medioriente. Le sue posizioni sono spesso state motivo di discussioni con noti personaggi, tra i quali Enrico Mentana, ma non solo. Nei confronti di Israele, il cuoco sembra avere un rancore e un odio profondi, che esterna con sequele di post e di comunicati spesso violenti. Quel che gli è successo è un fatto gravissimo, ma dovranno essere gli inquirenti ad appurare cosa sia successo davanti alla sua abitazione e chi ci sia realmente dietro quel brutale pestaggio.
Rubio non sembra aver riportato gravi conseguenze dall’aggressione e sembra sia stato già dimesso dall’ospedale dopo le cure del caso.