Mattinata di perquisizioni personali e locali da parte della Digos della Questura di Padova, delegate dalla Procura della Repubblica del comune euganeo, a carico di tre persone appartenenti al centro sociale “Circolo Proletario Comunista Levante” (ex Gramigna) e alla stessa sede del movimento. I provvedimenti di perquisizione sono stati disposti in merito all’imbrattamento della statua di Aldo Moro avvenuto lo scorso 26 gennaio n occasione delle celebrazioni per la “Giornata delle Memoria”. Tutte misure messe in campo in ordine ai reati di distruzione, dispersione, deterioramento, deturpamento, imbrattamento e uso illecito di beni culturali o paesaggistici, nonché deturpamento ed imbrattamento, vilipendio della Repubblica, delle Istituzioni costituzionali, e della Forze Armate, in concorso tra loro, nell’ambito del procedimento penale avviato in seguito a quell’increscioso episodio.
Soltanto ieri, lunedì 13 maggio, erano state scoperte le vandalizzazioni alla tomba di Enrico Berlinguer, condannate trasversalmente dalla politica: vasi rotti, fiori buttati e aiuole calpestate. E, per il momento, non si sa chi abbia agito. Riguardo alla statua di Moro, verso le ore 6 di quella mattina, gli agenti della Digos e delle Volanti, nell’ambito delle attività di vigilanza, prevenzione e controllo del territorio, intervennero in via Altinate, presso il Centro Culturale San Gaetano, dove di lì a poco si sarebbe svolta la cerimonia celebrativa della Giornata della Memoria. Gli agenti riscontrarono che, nottetempo, alcune persone avevano imbrattato e ricoperto con vernice rossa il volto della statua dell’Onorevole Aldo Moro, ucciso il 9 maggio 1978, nonché – sempre con vernice rossa – imbrattato e ricoperto la annessa targa con i nomi dei cinque agenti della scorta, appuntato dei carabinieri Domenico Ricci, maresciallo Oreste Leonardi, gli agenti di pubblica sicurezza Giulio Rivera e Raffaele Iozzino e il vice brigadiere Francesco Zizzi, uccisi in via Fani a Roma il 16 marzo 1978 ad opera di appartenenti alle Brigate Rosse, che rapirono Aldo Moro.
Sempre in nelle stesse ore di poco meno di quattro mesi da gli agenti di polizia avevano riscontrato come gli autori del gesto avessero effettuato numerose scritte contro lo Stato di Israele ed inneggianti all’Intifada sulle mura del palazzo storico ospitante il Centro Culturale San Gaetano. Le indagini della Digos hanno quindi recentemente consentito di individuare tre persone, due uomini ed una donna militanti del Circolo Proletario Comunista “Levante” (ex Gramigna), nei cui confronti sono state disposte le perquisizioni locali e personali, estese anche alla sede del circolo “Il Picchetto” di Padova.
Sono in corso rivisitazioni investigative anche riguardo ad altre analoghe e recenti scritte.