Camila Giorgi, l’evasione fiscale e i 6 milioni di guadagni: ora si muove anche la procura

Camila Giorgi, l'evasione fiscale e i 6 milioni di guadagni: ora si muove anche la procura

La posizione di Camila Giorgi nei riguardi del Fisco Italiano si complica sempre di più. Ad ora nessuno sa dove sia finita (California e Argentina le destinazioni più probabili), eppure l’ormai ex tennista, riapparsa su Instagram, ha bollato come fake news le presunte irregolarità, emerse dagli accertamenti fiscali e tributari nei suoi confronti. Nonostante le smentite della diretta interessata, Giorgi sarebbe davvero al centro di un’indagine da parte della Guardia di Finanza e debitrice al fisco per una cifra probabilmente maggiore ai 464mila euro per i quali l’Agenzia delle Entrate ha presentato “un atto di pignoramento verso terzi alla Federtennis”.

Proprio così, secondo le ultime rivelazioni del Corriere della Sera, i segreti di Camila sono contenuti nella cartella esattoriale che hanno portato il dipendente delegato dell’Agenzia delle Entrate riscossione di Firenze, Paolo Bracciali, a notificarle un primo pignoramento il 26 giugno scorso. Ebbene si tratta soltanto di una somma iniziale. Giusto una prima tranche di imposte dovute su guadagni per un valore di circa 6 milioni di euro (sponsorizzazioni escluse), i guadagni conquistati con i risultati sul campo. Scorrendo il provvedimento con cui l’Agenzia delle Entrate intende rientrare, almeno in parte, del grosso debito nei confronti di Giorgi, si scopre che il 7 aprile 2023 la tennista aveva ricevuto il primo avviso da parte del fisco. Il motivo? Giorgi risulta essere un evasore totale. Vale a dire che non ha mai presentato una regolare dichiarazione dei redditi.

I problemi col Fisco sarebbero una costante per la bella Camila. Secondo quanto emerso nelle ultime ore, la giocatrice sarebbe stata assolta nel dicembre 2023 dal tribunale di Prato in un procedimento per omessa dichiarazione dei redditi relativa agli anni 2013 e 2014, periodo in cui era sempre all’estero e nel quale non avrebbe presentato la dichiarazione dei redditi, né avrebbe spostato la residenza fiscale. In quei due anni la Giorgi era residente nella provincia di Como, poi si è trasferita in Toscana tra Pisa e Livorno, quindi dal 2016 ha la residenza a Calenzano (Firenze). Per gli anni 2015 e forse anche il 2016, il Fisco avrebbe già fatto altri accertamenti sulle sue dichiarazioni dei redditi notificandole gli esiti.

A quanto pare anche il papà, l’argentino Sergio Giorgi, allenatore dal carattere eccentrico e spigliato reduce delle Falkland, risulta in difetto sotto il profilo contributivo. Tanta incuranza nei confronti del fisco rischia di aggravare la situazione per entrambi. Non va dimenticato che la tennista ha un altro fronte aperto a Vicenza, dove i magistrati hanno chiesto nei suoi confronti il processo per falso ideologico a proposito del green pass ottenuto senza vaccinarsi.

A questo punto Giorgi rischia un doppio processo. É chiaro, tuttavia, che gli accertamenti fiscali (e quelli penali) nei suoi confronti andranno avanti.

C’è una fortuna, pari a circa 6 milioni di euro, sulla quale non sono mai state pagate tasse. Sarà stato proprio questo il motivo di un ritiro così affrettato e misterioso?

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