Camila Giorgi nei guai con il Fisco Italiano: l’ex tennista è finita nel mirino della Guardia di Finanza che dopo averla convocata vanamente il 13 aprile la cercherebbe per consegnarle documenti relativi ad accertamenti fiscali e tributari nei suoi confronti. Nonostante le smentite della stessa Giorgi, ricomparsa con una story su Instagram, in cui definiva come “fake news” i rumors circolati dopo il suo misterioso ritiro, il retroscena rilanciato nella giornata di ieri sul contenzioso con l’erario avrebbe trovato ulteriori conferme.
Secondo quanto ricostruito oggi dal Corriere della Sera, infatti, il Fisco le avrebbe già pignorato 480mila euro presso la Federtennis. Non solo. Lo Stato italiano sarebbe sulle tracce di Camila Giorgi dal 15 aprile scorso, quando, i funzionari delle Entrate di Firenze (lei risiede a Calenzano) avrebbero dovuto recapitarle tutta la documentazione del caso. Cartelle esattoriali evase. Conti da pagare. E quell’avviso, da prendere assai sul serio, di un’indagine che potrebbe portare a un processo. Un accertamento fiscale ha fotografato una serie di clamorosi illeciti. Camila non ha mai presentato una regolare dichiarazione dei redditi come prevede la legge. Mai una compilazione. Mai un versamento.
Ma non è tutto. Perché anche il resto della famiglia sarebbe in difetto sotto il profilo dei tributi versati o da versare. A quanto pare lo stesso papà Sergio avrebbe più di un problema insoluto con l’Agenzia delle Entrate. Così l’improvvisa scomparsa sembra avere la motivazione di una lotta estrema con l’erario. La 32enne potrebbe ora aver lasciato l’Europa per la California. Quanto durerà questa fuga non è chiaro. Come non è chiaro cosa abbia davvero in mente l’ex tennista. Perché, come è noto, il fisco avvisa il contribuente in difetto proponendogli di pagare il dovuto, magari a rate. Ma poi, nel caso in cui non si trovasse accordo, c’è l’avvio del procedimento penale, con il rischio di una condanna per evasione. E allora addio sponsor.
C’è un altro capitolo che getta ombra sulla reputazione di Giorgi. Era il 2022 e la bella Camila avrebbe clamorosamente eluso le vaccinazioni anti Covid. I green pass si erano rivelati fasulli e i magistrati lo scorso 2 marzo hanno chiesto il processo. L’accusa è di falso ideologico. Lei si è difesa dicendosi tranquilla dato che non avrebbe potuto partecipare ai tornei se non fosse stata in regola con la vaccinazione.
Sulla vicenda se ne saprà di più il prossimo 16 luglio quando l’ex giocatrice dovrà comparire davanti al gip di Vicenza, per la prima udienza preliminare.