“Fai schifo, sei una m…”. L’odio dei centri sociali: militanti di Forza Italia aggrediti

"Fai schifo, sei una m...". L'odio dei centri sociali: militanti di Forza Italia aggrediti

I centri sociali intolleranti non arretrano e continuano a mostrare la loro vera faccia. Questa volta gli odiatori si sono scagliati contro alcuni militanti di Forza Italia che sono stati aggrediti mentre stavano facendo attività di volantinaggio a Roma, zona San Paolo. Nel video pubblicato su X (ex Twitter) dal partito azzurro si vede chiaramente un ragazzo che, dopo essersi avvicinato a un esponente di FI annusando i suoi capelli e dando una piccola spinta, ha provocato il gruppo: “Sei una merda, sei uno schifo. Fai schifo. Quanto puzzi? Senti quanto puzzi di merda“.

Da sottolineare l’esemplare comportamento adottato dagli esponenti del partito che, nonostante le provocazioni, non sono caduti in reazioni scomposte e hanno mantenuto i nervi saldi. Forza Italia ha fatto arrivare in tempo zero la propria solidarietà ai militanti azzurri e ha puntato il dito verso una certa sinistra che, impegnata a lanciare un giorno sì e l’altro pure allarmi sull’imminente ritorno del fascismo, non è in grado di promuovere un dialogo civile nel rispetto delle diverse posizioni politiche: “Alcuni esponenti dei centri sociali hanno assaltato il nostro gazebo. Violenti e anti democratici, la sinistra che non è in grado di avere un libero confronto“.

Raffaele Nevi – portavoce nazionale di Forza Italia – affida a IlGiornale.it le sue parole di sostegno ai militanti azzurri bersaglio dell’odio rosso, chiedendo di non sottovalutare e minimizzare il momento storico che l’Italia sta attraversando: a suo giudizio l’aggressione ai ragazzi azzurri “è indicativa di un clima politico troppo avvelenato”. Pertanto Nevi invita ad abbassare i toni, nella speranza che la politica “non tolleri certi gesti perché questa gente non deve avere la sensazione che anche rappresentanti delle istituzioni avallino questo atteggiamento di censura verso chi la pensa diversamente”. Nel frattempo si resta in attesa di parole nette di condanna da parte della sinistra italiana.

A far sentire la sua voce è anche Pino Bicchielli, vicepresidente di Noi Moderati alla Camera dei Deputati: “Un episodio estremamente grave. Mai come in questo periodo si registra un vero e proprio attacco alla democrazia. I giovani, i militanti, gli attivisti politici hanno il diritto di svolgere attività politica e nessuno – e sottolineo nessuno – ha il diritto di usare violenza nei loro confronti”.

La vicinanza verso i militanti impegnati nel volantinaggio arriva anche da Luisa Regimenti. Il segretario di Forza Italia Roma etichetta quello di San Paolo come “un brutto episodio” che però – rimarca a IlGiornale.it – non avrà l’effetto di rallentare le battaglie azzurre: “Un tentativo di intimidirci che rispediamo al mittente ma che denota l’intolleranza che anima alcune frange della sinistra”. Regimenti inoltre elogia la calma mostrata dai militanti di FI, che non hanno risposto alle provocazioni subite. “Evidentemente il nostro attivismo su Roma sta iniziando a dare fastidio a qualcuno, ma questo vuol dire che stiamo andando nella giusta direzione. Continueremo con sempre maggiore determinazione a sostenere il nostro segretario nazionale Antonio Tajani e le idee di Forza Italia che a Roma stanno facendo breccia e raccogliendo sempre maggiori adesioni”, aggiunge.

Solidarietà anche dalle istituzioni nazionali. Maurizio Gasparri, senatore di FI, ribadisce la volontà di tirare dritto e ringrazia le forze dell’ordine per essere tempestivamente intervenute sul posto: “Questa, purtroppo, è la sinistra in Italia. Negli ultimi tre giorni hanno censurato il ministro della Famiglia, attaccato le forze dell’ordine agli Stati generali della natalità e aggredito i nostri militanti a Roma“.

Per il deputato azzurro Francesco Battistoni non si può rimanere impassibili quando si va oltre la dialettica politica e si ricorre a metodi violenti e offensivi per cercare di contrastare le idee altrui: “Episodi di questo genere sono segnali di un allarme sociale strisciante che non deve intimorire ma che deve essere contrastato con estrema efficacia“.

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