Giorgia Meloni vs Elly Schlein. Il confronto più atteso si farà davanti alle telecamere. E adesso c’è una data: giovedì 23 maggio. In quell’occasione, il presidente del consiglio e la segretaria dem duelleranno in durante speciale appuntamento di Porta a Porta, la trasmissione di Rai1 condotta da Bruno Vespa. Lo hanno comunicato, in una nota congiunta, gli sfatt dei rispettivi leader di partito.
A quindici giorni dal voto per le europee, Meloni e Schlein avranno il tanto atteso faccia a faccia che di fatto lancerà la volata finale di una campagna elettorale non priva di tensioni. Sia la leader di Fratelli d’Italia sia quella del Pd, lo ricordiamo, hanno recentemente sciolto le riserve annunciando una loro discesa in campo in prima persona in vista dell’appuntamento con le urne. Entrambe sono infatti candidate. Di un confronto televisivo tra le due si era già parlato nei mesi scorsi, poi l’ipotesi sembrava finita nel congelatore.
Ora, ecco l’appuntamento fissato in calendario per un duello che si preannuncia vivace e senza esclusione di colpi: chi avrà la meglio, godrà di un rilancio mediatico e di immagine assolutamente favorevole in vista dell’atteso appuntamento dell’8 e 9 giugno. Nel dicembre scorso, dopo aver rifiutato l’invito alla kermesse di Atreju, Schlein si era detta disponibile a una sfida tv con Meloni. Ma al contempo non aveva mostrato una particolare impellenza affinché quella proposta si concretizzasse. Così, a stretto giro, era stata la stessa leader di Fratelli d’Italia a rilanciare il guanto(ne) della sfida: “È giusto che la presidente del Consiglio si confronti con il leader dell’opposizione prima delle elezioni europee. Non mi sono mai sottratta e non lo farò stavolta“.
Con quelle parole, Meloni aveva così blindato l’appuntamento e al contempo aveva rifilato una scoppola a Giuseppe Conte, idealmente lasciato a margine di quel prospettato confronto a due.
Adesso il ring, gentilmente offerto da Bruno Vespa (un colpaccio, per il giornalista Rai), è pronto. Il momento della verità è finalmente arrivato: e chi se lo perde?