“Altro che mercificate. Ecco la verità sul nostro lavoro negli stand”

"Altro che mercificate. Ecco la verità sul nostro lavoro negli stand"

Strategia di marketing o no, alla fine anche noi siamo qui a parlare del famoso (e famigerato) stand che Acqualagna tartufi ha organizzato per Cibus, la manifestazione di food and beverage che si sta tenendo in questi giorni a Parma. Perché? Perché in quello stand sono presenti due belle (e forse per alcune commentatrici enogastronomiche troppo) ragazze, Valentina Gullo e Federica Morello, che, attraverso delle tute oggettivamente scollate, invitano i possibili acquirenti a visionare i tartufi in oggetto.

Secondo Dissapore, che ha aperto il caso, Acqualagna tartufi starebbe “usando” Valentina e Federica. Può essere. Del resto, ogni pubblicità “usa” qualcuno o qualcosa (qualcuno si è mai lamentato dei modelli di Dolce & Gabbana o Calvin Klein? Non mi pare) e, diciamolo chiaramente, siamo più invogliati ad acquistare o meno un prodotto se chi ce lo vende non è solamente piacevole nei modi ma anche alla vista. Maschio o femmina che sia. Certo, la qualità del cibo viene prima di tutto. Ma sarà una faccenda della quale si occuperò il possibile acquirente e della quale si dovrà far garante Acqualagna tartufi. Fatti loro, insomma.

Come del resto è una questione che riguarda unicamente le ragazze, quella di partecipare o meno a queste iniziative. Racconta Valentina: “Non mi aspettavo tutto questo clamore. Forse sta accadendo tutto questo perché è la prima volta che una donna appare con una tutina un po’ scollata nel mondo del food. Fortunatamente leggo e passo avanti, ma la polemica è davvero folle. Non mi sento in alcun modo mercificata e ho fatto diversi video proprio per scherzare su questo. Sono una professoressa di educazione fisica e sono laureata, questo però non viene detto quando si parla di me”.

Dello stesso avviso anche Federica: “È assurdo creare un caso mediatico su questo. Non mi pare che una tutina possa far nulla di male. Ieri si è presentata una signora che mi ha parlato di mercificazione della donna per il modo in cui ero vestita, ma io mi vesto così anche per uscire con le amiche. Se non volessi farlo, non lo farei”. E prosegue: “Io sento parlare solo di noi in questi giorni. Non mi sento affatto mercificata e mi piace piacere: ricevere complimenti è una bella cosa per una donna. Anche perché, chi pubblicamente parla di noi in modo negativo, poi viene privatamente allo stand a farci i complimenti e invitarci a cena.

Come mai?”.

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