Si chiama ‘La Casa di Chiara’ il progetto di Pro Vita & Famiglia Onlus e della Fondazione il Cuore in una Goccia per dare un alloggio e assistere, gratuitamente, donne che affrontano gravidanze con patologie prenatali e che necessitano di terapie ospedaliere specialistiche e operazioni chirurgiche intrauterine.
La casa, un appartamento di 130 mq immerso nel quartiere Balduina che può accogliere fino a tre nuclei familiari, è dedicata a Chiara Corbella Petrillo, proclamata serva di Dio dalla chiesa cattolica nel 2018. Jacopo Coghe, portavoce di Pro Vita & Famiglia onlus, presentando il progetto ha ricordato che quasi l’80% delle richieste di assistenza giunte arrivate l’anno scorso proveniva da famiglie residenti fuori dalla Regione Lazio. Tutte le famiglie necessitavano di aiuto perché i propri figli erano affetti d patologie prenatali importanti come: malformazioni strutturali, sindromi polimalformative, cromosomopatie (T18, T21, T13), linfangiomatosi e cardiopatie. Pro Vita & Famiglia intende occuparsi della gestione quotidiana dell’appartamento e dell’assistenza alle famiglie come “le spese delle utenze, telefonia, per le necessità giornaliere, l’accesso ai servizi pubblici e proposte di intrattenimento educativo e ludico per eventuali altri figli”. Molto toccante è stato l’intervento di Antonio Brandi, presidente di Pro Vita & Famiglia onlus che ha conosciuto personalmente Chiara Corbella Petrillo e i suoi genitori (presenti all’evento): “Ho vissuto con estrema vicinanza e dolore quando ci ha lasciati il 13 giugno del 2012 e – ha rivelato – fu proprio da quel momento che nacque il nostro impegno per la vita e fu fondata Pro Vita, ispirata dalle virtù di amore e perseveranza di Chiara”. Giuseppe Noia, Professore associato dell’Università Cattolica di Medicina Prenatale e presidente della Fondazione il Cuore in una Goccia, ha garantito alle famiglie che saranno ospitate non solo un sostegno medico-clinico-scientifico, ma anche altri tipi di supporto come “consulenze ed assistenza medico scientifica insieme a una rete familiare e testimoniale e a un’assistenza spirituale che viene completata dal supporto psicologico e quando necessario anche economico”.
All’evento era presente anche Maria Teresa Bellucci, viceministro del Lavoro e delle Politiche Sociali che è stata delegata dalla presidenza del Consiglio per presenziare all’inaugurazione. “Questa iniziativa è la concretizzazione del diritto di ciascuna vita ad essere protetta, con attenzione, con capacità, con la voglia e il desiderio di proteggere la vita quando è in uno stato di fragilità”, ha detto il viceministro ringraziando tutti quelli che “si stanno spendendo, con questo progetto, per difendere la cosa più preziosa che abbiamo: la vita, che è tale dal concepimento fino al momento della morte”. Il Ministro della Salute Orazio Schillaci, invece, ha inviato un messaggio agli organizzatori di ringraziamento per un progetto “grande valore per assicurare un sostegno concreto alle famiglie che affrontano un periodo difficile e delicato, quale è la malattia di un figlio nella fase della gestazione”.
Anche il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani ha voluto porgere i suoi saluti tramite la sua consigliera giuridica Raffaella Bonsangue.