Dalle parti di La7 non sembra esserci un clima particolarmente sereno. E forse la ragione è la presenza di più primedonne sotto gli stessi riflettori. Il siparietto andato in onda ieri nello studio di Otto e mezzo, messo in scena da Lilli Gruber, non è che l’ultimo in ordine cronologico. Nel mirino della giornalista, che da anni presidia il preserale della rete di Urbano Cairo, è finito Enrico Mentana, direttore e conduttore del telegiornale di La7, che come ogni lunedì si allarga e, come si dice in gergo, “sfora” rispetto allo slot a lui assegnato. Ieri, però, la collega sembra non aver accolto con particolare piacere l’abitudine di “Chicco” Mentana e a favor di telecamera non ha risparmiato una reprimenda molto velenosa.
“Buonasera e benvenuti alle 20:46, non alle otto e mezza e a Otto e mezzo, ma l’incontinenza è una brutta cosa. Scusateci di questo ritardo“, sono state le parole della giornalista in apertura del suo programma. Il tutto, detto con un tono e con una mimica facciale che lasciavano trasparire un evidente fastidio nei confronti del direttore del telegiornale. In tanti si sono chiesti il motivo di questa bordata di Gruber nei confronti di Mentana, che soprattutto il lunedì, quando ospita nell’ultima parte del tg Milena Gabanelli, si allarga sempre un po’. Non che sia giusto, perché per rispetto alla collega, l’etica professionale imporrebbe di non prendersi spazio e tempo oltre quelli che sono gli accordi. Ma perché proprio ieri la giornalista ha reagisto in quel modo?
Gruber e Mentata sono i due volti di punta di La7, i due fuoriclasse dell’informazione che presidiano gli slot più prestigiosi del preserale della rete sembrano essere ai ferri corti, probabilmente per questioni interne non note all’esterno. E lo dimostra anche la replica del direttore, che questa mattina sui social ha risposto con stizza alla collega: “Dall’uno al nove per cento in mezz’ora. Questa è la curva degli ascolti – del tutto simile a quelle dei giorni precedenti – del tgla7 di ieri sera, segnato da fatti importanti e in continuo aggiornamento. A quel tg però ha imprevedibilmente fatto seguito un giudizio gravemente sprezzante nei miei confronti da parte di chi conduceva il programma successivo, che pure è ogni sera diretto beneficiario di quella curva ascendente“.
E dopo la rivendicazione degli ascolti, il direttore lancia una frecciata molto significativa sia a Gruber che ai vertici di rete: “Un giudizio da cui finora nessuno tra i vertici di La7 ha sentito il bisogno di prendere le distanze. Piccolo episodio, ma molto indicativo. A questo punto le distanze, come è doveroso, le prendo io, dai maleducati e dagli ignavi“. Parole dure che sembrano allontanare il direttore dalla rete di Cairo, come indiscrezioni dei giorni passati già avevano anticipato.
Ci sarebbe un forte interessamento nei suoi confronti da parte del Nove, che vorrebbe costruire la parte di informazione.