“Paesi xenofobi”. Gaffe di Biden: l’ira dei Paesi partner degli Stati Uniti

"Paesi xenofobi". Gaffe di Biden: l'ira dei Paesi partner degli Stati Uniti

Joe Biden si è reso protagonista di una nuova gaffe. A Washington, nel corso di una raccolta fondi in occasione della sua campagna elettorale, il presidente statunitense si è lasciato andare ad alcune osservazioni off limits. Biden ha infatti etichettato alcuni Paesi asiatici – compreso il Giappone, partner strategico degli Stati Uniti in chiave anti cinese e anti nordcoreana – come xenofobi. Comprensibili e inevitabili le polemiche scaturite in seguito a queste dichiarazioni. Anche da parte del governo giapponese, che ha risposto all’inquilino della Casa Bianca in maniera piccata.

Le parole di Biden

Nel suo intervento Biden ha offeso il Giappone, alleato degli Stati Uniti e partner nel G7. A detta del leader americano, Tokyo adotterebbe una politica “xenofoba” nei confronti dei migranti, motivo per il quale la sua economia, a differenza di quella statunitense, è in stallo. “Pensate: perché la Cina è in una situazione negativa di stallo economico? Perché il Giappone ha problemi? Perché la Russia?“, ha affermato Biden. La sua risposta ha, come spiegato, ha generato un piccolo terremoto diplomatico. “Perché sono xenofobi. Non voglio immigrati“, ha proseguito il capo di Stato Usa, sottolineando che invece l’economia degli Stati Uniti cresce “perché accogliamo i migranti”.

Nell’arco di poche ore il Giappone ha replicato definendo “deplorevoli” le parole uscite dalla bocca di Biden. “È deplorevole che siano stati formulati commenti che non si fondano su una comprensione esatta della politica del Giappone“, si legge in un comunicato del governo nipponico. Da parte sua, la Casa Bianca ha cercato di attenuare la critica di Biden spiegando che “il punto di vista che difendeva il presidente, e di cui penso tutto il mondo sia consapevole, è che gli Stati Uniti sono un paese di immigrati, è nel nostro dna“, ha spiegato il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale, John Kirby.

Tokyo ha fatto sapere di avere registrato questo chiarimento: “Abbiamo preso conoscenza della spiegazione del governo americano secondo la quale i giudizi in questione non sono stati fatti al fine di nuocere all’importanza e alla stabilità delle relazioni tra Giappone e Stati Uniti“, si aggiunge nella nota del governo giapponese. Il gelo, tuttavia, ha messo in imbarazzo i due governi, impegnati a rafforzare le proprie relazioni per far fronte alla tesa situazione geopolitica dell’Indo-Pacifico.

La replica di Giappone e India

Ricordiamo che il mese scorso Biden ha ospitato il premier giapponese Fumio Kishida per una visita di stato durante la quale sono stati firmati accordi per rafforzare gli accordi di sicurezza. Anche se alcuni esperti possono concordare con il senso delle dichiarazioni di Biden, viene sottolineato “che non è qualcosa di diplomatico da dire riguardo ad uno dei principali alleati dell’America, che in particolare ha i suoi problemi con la xenofobia“, ha affermato Jeffrey Hall, della Facoltà di Studi Internazionali della Kanda University di Chiba.

Anche l’India si è fatta sentire. Il ministro indiano degli Affari esteri, Subrahmanyam Jaishankar, ha affermato che Delhi è stata storicamente aperta agli immigrati e gode di una solida base economica.

L’anno scorso, Biden aveva accolto il primo ministro indiano Narendra Modi alla Casa Bianca elogiando il “carattere democratico” e la “diversità” condivisi dai due Paesi.

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