La maratona con Prodi, la paura di soffrire. Le confessioni di Gianni Morandi

La maratona con Prodi, la paura di soffrire. Le confessioni di Gianni Morandi

Non è mai troppo presto per fare il bilancio della propria vita. Gianni Morandi ha scelto di farlo a diversi mesi di distanza dal suo 80esimo compleanno, che ricorrerà il prossimo 11 dicembre. Un’occasione speciale che il cantautore bolognese festeggerà in anticipo, partecipando alla Maratona di New York, che si svolgerà il 3 novembre. Al suo fianco non ci sarà la moglie Anna, bensì Romano Prodi: “Gli ho promesso che faremo insieme la maratona di New York. Per me sarà la quarta“.

Nella lunga intervista rilasciata al Corriere, Gianni Morandi ha parlato del recente problema di salute, che ha preoccupato i suoi fan dopo la pubblicazione sui social della foto con l’occhio bendato. “Nulla di grave, un intervento al cristallino”, ha rassicurato il cantante parlando del passato e dei tanti ricordi legati all’infanzia, all’inizio della sua carriera e alla capacità di rimanere sempre attuale nella musica nonostante il passare degli anni.

Le parole su Celentano

Nella lunga chiacchierata c’è stato spazio per parlare anche di Celentano. Il Molleggiato ha accarezzato più volte l’idea di includere Morandi nel suo “clan”, ma Gianni – nonostante le lusinghe – non ha mai accettato. “Celentano era il mio mito, e lo è ancora adesso. Ci sarei andato, ma mi sconsigliarono: nel Clan c’era un solo capo, lui”, ha rivelato il cantante, proseguendo: “Ci riprovò anni dopo. Mi convocò a casa a Milano, c’era anche Mina, e disse: ‘Facciamo un nuovo Clan come in America: Sinatra, Dean Martin e Sammy Davis. Così Sanremo, Cantagiro, Canzonissima li organizziamo noi. E abbiamo anche la ragazza del Clan’. Io però ero sotto contratto con la Rca. Era una grande idea, ma non se ne fece nulla“.

La politica e il Partito Democratico

A proposito di politica Morandi non ha fatto mistero di essere un uomo di sinistra. “Certo, lo sono. Voto Pd“, ha dichiarato al Corriere, aggiungendo di confidare nel segretario del Pd: “Ho fiducia in Elly Schlein, può fare bene”. L’artista bolognese ha dedicato parole di stima anche al presidente del Consiglio: “Anche la Meloni è una donna forte, mi fa piacere vedere donne al vertice. Certo, una volta c’era Berlinguer. Conoscerlo mi emozionò molto”.

La morte e la sofferenza

Infine, Gianni Morandi ha mostrato una parte più intima di sè parlando della religione e della morte: “Se credo in Dio? Prego, la sera recito le preghiere che mi ha insegnato mia nonna paterna“. A proposito della morte, invece, il cantautore bolognese non ha nascosto i suoi timori: “Temo il morire. La malattia, la sofferenza. Però so già quale canzone passerà in tv il giorno della mia morte: ‘Fatti mandare dalla mamma a prendere il latte”.

Una canzone che lo rappresenta a pieno e che “si canta sorridendo”, ha concluso Morandi.

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