Autovelox della discordia, 10mila multe in due mesi. Il sindaco: “Paghino”

Autovelox della discordia, 10mila multe in due mesi. Il sindaco: "Paghino"

Sono giorni agitati nel Comune di Chieri, piccolo centro in provincia di Torino, dove un autovelox “cecchino” sta erogando multe in serie: nello specifico, il dispositivo è installato sulla “strada Fontaneto”, attivo da molto tempo ma che ha avuto un rinnovamento lo scorso mese di febbraio. Ebbene, le multe sono state maggiori di diecimila proprio in questo lasso di tempo scatenando le proteste della cittadinanza: se la consigliera comunale Rachele Sacco è sul piede di guerra, il sindaco Alessandro Sicchiero spiega che le sanzioni vanno pagate per non fare un torto a tutti coloro i quali non ne hanno ricevute rispettando i limiti di velocità.

“Multe ingiuste”

Nei giorni scorsi ha denunciato tutto davanti alle tv la consigliera Racco, intervistata da “Le Iene” e ospite di “Dritto e Rovescio” su Rete 4. Con un post sui social ha spiegato che i suoi interventi sono effettuati “per contrastare la vessazione e l’ingiustizia di queste multe arrivate per la maggior parte, mesi dopo che i cittadini erano stati sanzionati”. La consigliera sottolinea che questo fenomeno “significa ‘fare cassa’ e non ‘sicurezza‘”: per questa ragione si è fatta portavoce dei cittadini che aiuterà a coordinarsi “e a far valere le loro ragioni, non si possono chiudere gli occhi davanti a persone che rischiano di perdere il lavoro, la patente, la salute per l’angoscia di aver ricevuto dai 6 ai 50 verbali e di rischiare l’arrivo di altri”.

Per far capire come la situazione sia al collasso, una signora ha ricevuto ben 48 sanzioni per un totale di quasi cinquemila euro. Non solo, ma tutti i verbali per adesso non verranno annullati e altri saranno notificati nelle prossime settimane. “I dati delle scorse settimane parlano di poco più di mille verbali già consegnati, novemila devono ancora arrivare. I cittadini si stanno ribellando e tra i multati ci sono anche lavoratori come corrieri e autisti di ambulanze. Le famiglie sono in difficoltà: un paio sono comprensibili, l’hanno riconosciuto tutti, ma una quantità simile non è accettabile“, ha spiegato Rachele Sacco al Corriere della Sera.

La risposta del sindaco

Non sembra essere stato scalfito dall’accaduto il primo cittadino di Chieri, Alessando Sicchiero, che non ha intenzione di fare alcun passo indientro sulla sicurezza stradale perché ritiene che le misure “fin qui adottate siano giuste e di buon senso. La vita e l’incolumità delle persone, compreso chi trasgredisce, vengono prima del comportamento scriteriato o anche solo distratto di una minoranza”, ha detto al quotidano. Sicchiero aggiunge che non esisterebbe alcuna irregolarità e che le infrazioni stradali sarebbero state commesse soltanto da 3,21% degli automobilisti, oltre 300mila persone sono passate indenni dall’autovelox. “Siamo consapevoli e dispiaciuti del fastidio che i trasgressori subiranno, ma l’amministrazione comunale non può condonare chi ha preso novemila sanzioni a fronte di altre circa 300mila persone che hanno rispettato le regole”.

Lo scontro con la consigliera si fa sempre più duro visto che il sindaco, a proposito di annullare le multe, dichiara “l’evidente natura populistica della richiesta, non accoglibile perché non ricorrono i casi previsti dalla legge. Chi la propone sa di essere in male fede.

Sarebbe ingiusto nei confronti di chi ha rispettato le regole e irresponsabile perché condonerebbe comportamenti gravi e pericolosi”.

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