La pioggia, i problemi tecnici e Bella Ciao: cosa è successo al Concertone di Roma

La pioggia, i problemi tecnici e Bella Ciao: cosa è successo al concertone di Roma

Le inquadrature sul Circo Massimo, all’alba del Concertone del Primo Maggio, sono desolanti. Nonostante qualche irriducibile che, addirittura, ha dormito nell’arena romana per accaparrarsi i posti più ambiti per la maratona di 10 ore no stop di musica, l’affluenza è ai minimi storici. Ha sicuramente influito la pioggia battente che da stanotte cade su Roma e ha fatto desistere molti dal partecipare all’evento magari in attesa di un miglioramento nel corso del pomeriggio. Ma alle 13.15, quando Big Mama ha aperto ufficialmente il concerto dei sindacati, di persone ad acclamarla ce n’erano molto poche, poche centinaia, per la prima parte dedicata agli esordienti. Alle 15.15 il concertone entrerà nel vivo con la conduzione di Noemi ed Ermal Meta.

Oltre alla scarsa presenza di pubblico, l’avvio del Concertone è stato disturbato da gravi problemi tecnici che hanno impedito l’avvio dello spettacolo: strumentazione ko per i cantanti e grandi difficoltà per Ermal Meta nella gestione. Inutili tutti i tentativi di inziare: il palco allagato impedisce qualunque tentativo di connessione di strumentazione. Tra il fuggi fuggi generale e i musucisti che cercano di riparare gli strumenti dlala pioggia, Meta ha inforcato la chitarra improvvisando una versione di “Halleluia“. Subito dopo, la pioggia ha smesso di cadere a cascata e il concerto è potuto partire con i Bloom, capitanati da Giusy Ferreri.

Sul palco, nella prima parte, si susseguono artisti giovani e pressoché sconosciuti ai più, ragazzini pieni di buona volontà ma che difficilmente si incontreranno in futuro. E sono stati solo 50 i minuti di tregua dalla pioggia, che ha ricominciato a cadere copiosa sul pubblico. Sul palco è salita la trans Elisa, che ha aperto l’esibizione degi Ex Otago. “Io con la mia pelle ho sempre avuto un pessimo rapporto. Sono cresciuta in una società che non mi ha mai detto che potevo essere trans e poi, quando ho scoperto che era possibile, mi ha fatta sentire sbagliata, da guarire ed obbligata ad aderire a degli standard per essere accettata“, ha dichiarato.

Dal rapper Frankie hi-nrg mc la prima polemica della giornata: “Al concertone le ragazze le fanno esibire tutte al pomeriggio“. Un’affermazione che nasce alla luce della lineup del Concertone, che vede la presenza della maggior parte di artisti maschi dopo le 20, in quello che viene considerato come lo spezzone più importante dell’evento del Primo maggio. Un po’ di polemica arriva da Morgan, che dal palco legge un monologo contro la politica. “Gli artisti non sono per niente considerati e rispettati dalla politica, ma dal popolo sì. Rimanere senza canzoni, senza musica, significherebbe fare una vita peggiore. Noi ricordiamo ai signori politici che noi italiani siamo gli inventori della musica“, è un passo del monologo, interrotto per dare la linea all’informazione di Rai3. Morgan, comunque, ha avuto il tempo di duettare con Noemi, che presenta il Concertone con Meta.

La ripresa dell’evento è stata segnata da una versione rivisitata di Bella Ciao in stile hip hop con un una coreografia eseguita sul palco da un gruppo di ballerini. Successivamente, Noemi ha letto il suo monologo sull’autodeterminazione e l’emancipazione femminile. “Ogni volta che qualcuno muore sul lavoro è una catastrofe, è uno sfascio, un massacro. Io, allora, oggi sono ‘antisfascista‘ perché se oggi dici antifascista ti identifica la Digos“, ha dichiarato Stefano Massini durante la sua performance insieme a Paolo Jannacci sul palco del primo maggio di Roma. Sarcasmo di Dargen D’Amico, che nei mesi scorsi ha acceso alcune polemiche contro la Rai: “Grazie alla Rai, mamma Rai, che è un lavoratore speciale di quelli che lavora sia per sé che per la concorrenza.

Gli ascolti del concerto stanno andando benissimo e infatti l’anno prossimo sarà sul Nove“.

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