La festa scudetto per la doppia stella dell’Inter inizia nel migliore dei modi. L’undici di Inzaghi batte per 2-0 il Torino e continua la sua corsa solitaria in testa. Dopo un primo tempo del tutto dimenticabile, a cambiare una partita molto equilibrata l’errore di Tameze, che stende da dietro Mkhitaryan ad inizio ripresa. L’arbitro prima lo ammonisce ma poi, richiamato al monitor, estrae il cartellino rosso. In dieci l’undici di Juric viene punito due volte in tre minuti da Hakan Calhanoglu: il turco prima mette una girata al volo, poi converte il calcio di rigore concesso per l’intervento di Lovato su Thuram. Una vittoria forse non convincente ma sicuramente gradita al popolo nerazzurro. Che la festa abbia inizio.
Le scelte dei tecnici
Nonostante le feste dopo il trionfo nel derby, Simone Inzaghi non ne vuol sapere di mandare in vacanza in anticipo i suoi pretoriani. Contro il Toro, quindi, in campo ci sarà la formazione titolare con un paio di modifiche obbligate: spazio quindi a Carlos Augusto e De Vrij al posto degli indisponibili Dimarco e Acerbi. Frattesi pronto a prendere il posto di uno tra Lautaro e Thuram a partita in corso.
Rispetto al deludente pareggio a reti bianche col Frosinone, Ivan Juric modifica diversi pezzi chiave del suo undici titolare. Partiranno dalla panchina l’affaticato Sanabria ed Okereke mentre dietro a Zapata ci sarà la coppia Ricci-Vlasic. Vista la squalifica di Linetty, accanto a Tameze troverà posto Ilic: sulla sinistra giocherà l’ex nerazzurro Lazaro mentre in difesa, confermato Lovato con Buongiorno e Rodriguez.
Ritmi bassi, poco spettacolo
In un San Siro stracolmo e festante, lo spettacolo inizia ancora prima del fischio d’inizio, con l’omaggio dei granata, il cosiddetto paseo de honor concesso all’Inter campione. Le cose cambiano parecchio appena si inizia a giocare: come visto ieri tra Juventus e Milan, ritmi fin troppo rilassati e poca voglia di spingere o rischiare. Nei primi minuti succede poco o niente, a parte un tiro di Rodriguez da fuori area e una penetrazione di Thuram sulla sinistra. A partire dal 15’, sono gli ospiti a cercare con più convinzione la porta, specialmente con Duvan Zapata: il colombiano prima testa i riflessi di Sommer appena entrato in area, poi manda poco lontano dal sette un buon cross di Bellanova. L’Inter si affida ad occasionali ripartenze, come quella al 23’, quando Thuram imbecca in profondità Lautaro Martinez solo per trovare la chiusura di Lovato.
I padroni di casa hanno un buon momento attorno alla mezz’ora ma entrare nell’affollata area granata è un’impresa quasi impossibile: prima Mkhitaryan prova a sorprendere Milinkovic-Savic dalla lunghissima distanza, poi ci pensa Calhanoglu. Il tiro non sarebbe male ma la deviazione sfortunata di Thuram rovina tutto. Il Torino prova a chiudere in avanti il primo tempo ma non punge: prima un invitante cross di Zapata è troppo lungo per Ricci e Vlasic, poi la gran pressione dell’undici di Juric si trasforma in diversi calci d’angolo che non impegnano Sommer. Nel finale di tempo non succede granché, a parte un contrasto ruvido tra Bellanova e Pavard che lascia a terra il difensore azzurro e un tiro di Lautaro che viene controllato senza problemi da Milinkovic-Savic. Nonostante due minuti di recupero si va negli spogliatoi sullo 0-0.
Torino in 10, doppietta Calhanoglu
Nessun cambio per entrambi i tecnici durante l’intervallo ma la partita cambia volto appena l’Inter spinge in avanti. Buon lancio e corsa interessante di Mkhitaryan verso l’area di rigore: Tameze è in ritardo e lo mette a terra. L’arbitro sul momento tira fuori il cartellino giallo ma poi, tra le proteste dei nerazzurri, è richiamata al monitor dal Var. Ci mette pochi secondi prima di cambiare idea: chiara occasione da gol, è rosso diretto. Torino che rimane in dieci uomini per tutto il secondo tempo. Nonostante l’ottima prova della difesa granata, la muraglia del Toro crolla nel giro di pochi minuti, grazie ad Hakan Calhanoglu. Il turco è liberato in ottima posizione da Mkhitaryan e mette un tiro al volo che non lascia speranze a Milinkovic-Savic: 1-0 Inter, per la grande gioia del popolo nerazzurro.
Il momento nero del Torino continua dopo appena un minuto, quando Lovato entra in ritardo su una penetrazione di Thuram, prendendo in pieno la caviglia dell’avanti francese. Nessun dubbio per l’arbitro, che indica subito il dischetto. Dopo un breve conciliabolo con Lautaro, dagli undici metri si presenta Calhanoglu che si conferma implacabile: 2-0 e seconda doppietta per l’ex milanista dopo quella messa a referto col Monza. A questo punto la partita, più o meno, ha detto tutto quel che doveva dire: Inzaghi richiama in panchina Calhanoglu, Mkhitaryan e Thuram per dare qualche minuto ad Asllani, Frattesi ed Alexis Sanchez, per poi mettere in campo Arnautovic al posto di Barella. Nel finale l’Inter chiude in avanti, con Lautaro e Frattesi ansiosi di tornare al gol ma la difesa granata regge senza grossi imbarazzi. Inter-Torino finisce con un netto 2-0: che la gran festa abbia inizio.
Il tabellino
INTER (3-5-2): Sommer; Pavard, De Vrij, Bastoni (70’ Buchanan); Darmian, Barella (71’ Arnautovic), Calhanoglu (62’ Asllani), Mkhitaryan (62’ Frattesi), Carlos Augusto; Thuram (62’ Alexis Sanchez), Lautaro Martinez. Allenatore: Simone Inzaghi
TORINO (3-4-2-1): Milinkovic-Savic; Lovato (62’ Vojvoda), Buongiorno, Rodriguez (71’ Masina); Bellanova, Tameze, Ilic, Lazaro; Vlasic, Ricci; Zapata (62’ Sanabria). Allenatore: Ivan Juric
Marcatori: 56′, 59′ (rig) Calhanoglu (I)
Ammoniti: –
Espulsi: 48′ Tameze (T)
Arbitro: Maria Sole Ferrieri Caputi (Livorno)