In questi giorni ha fatto molto discutere la scelta dell’alleanza Verdi-Sinistra italiana di candidare Ilaria Salis in occasione delle elezioni europee che si terranno l’8 e il 9 giugno in Italia. Una decisione che ha polarizzato il dibattito italiano e che con il passare dei giorni ha visto crescere il fronte dei contrari, ormai nettamente maggiore rispetto a chi invece si è mostrato favorevole. A questo punto un merito va riconosciuto sia alla 39enne milanese che si trova in carcere a Budapest sia al duo formato da Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni: aver compattato un fronte trasversale che va dagli elettori del centrodestra a quelli del Partito democratico passando per i grillini.
È esattamente questa la fotografia scattata dal sondaggio di cui parla Alessandra Ghisleri, di Euromedia Research, sulle colonne de La Stampa. Senza alcun dubbio l’entrata in tribunale con tanto di catene ha ottenuto una grande copertura mediatica e ha avuto come conseguenza una collettiva reazione indignata. Ma dal punto di vista politico la sua discesa in campo per un seggio a Bruxelles non è vista positivamente dagli elettori dei principali partiti italiani, a prescindere dallo schieramento di appartenenza.
Quasi il 60% boccia la mossa di Verdi e Sinistra italiana, che hanno provato a scommettere su Salis con un obiettivo chiaro: tentare di cavalcare l’ondata mediatica per raggiungere la soglia di sbarramento fissata al 4%. Un traguardo tutt’altro che facile, in particolar modo se si considera una reazione così negativa da parte degli italiani che a giugno saranno chiamati alle urne. Bonelli e Fratoianni sperano di aggrapparsi all’effetto elettorale, a una sorta di “effetto Salis”, ma limitarsi alle speranze verso l’onda mediatica di una candidatura potrebbe non bastare.
Il sondaggio parte da una domanda molto semplice: lei approva alle prossime elezioni europee la candidatura di Ilaria Salis nella lista Alleanza Verdi-Sinistra? Un sonore “no” arriva dal 58,7%, mentre solamente il 20,3% si è detto d’accordo. Il restante 21% non sa o non ha voluto rispondere. Le posizioni maggiormente contrarie arrivano dal centrodestra: 84,5% dagli elettori di Fratelli d’Italia, 82,7% da Forza Italia e 66% dalla Lega. Anche dalla galassia di Azione la scelta non viene gradita: il 72,5% esprime un giudizio negativo.
Non è un discorso legato esclusivamente al centrodestra: anche a sinistra la decisione di Salis fa registrare pareri contrari. Ad esempio nel Partito democratico, spaccato in due, prevalgono i “no”: 42,3% a fronte di un 40,7% di opinioni positive. Anche il Movimento 5 Stelle appare diviso: il 36,1% approva, ma il 35,1% non si dice d’accordo. Solamente nell’elettorato di Verdi-Sinistra italiana prevalgono i “sì” in maniera netta: nell’elettorato rossoverde il 65% dà il via libera, mentre il 13% respinge.
I numeri rappresentano un campanello d’allarme per Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni: la stragrande maggioranza degli italiani non vede di buon occhio la candidatura di Salis nella loro lista. A volte la presenza di figure estremamente popolari può apportare benefici, ma se – come in questo caso – si registrano opinioni distanti anche dall’elettorato rosso allora l’operazione è tutta in salita. Il rischio è quello di appigliarsi all’ennesima candidatura di facciata senza ottenere alcun beneficio.
E a giugno l’alleanza Verdi-Sinistra italiana rischia di essere tagliata fuori dal Parlamento europeo.