Una vicenda che ha dell’incredibile quella vissuta negli Stati Uniti d’America dalla gatta Galena, data per dispersa dalla propria famiglia umana e ritrovata sei giorni più tardi all’interno di un pacco di reso Amazon che aveva viaggiato per centinaia di chilometri: nonostante il lungo periodo senza cibo né acqua, la micia è sopravvissuta e sta bene, e ha potuto far ritorno a casa.
Tutto ha avuto inizio il 10 aprile a Lehi, cittadina dello Utah che si trova a circa a una cinquantina di chilometri a sud del grande lago salato. Improvvisamente Carrie Stephens Clark si rende conto che la sua adorata gatta Galena è sparita. Spaventatissima, la donna inizia a cercarla disperatamente, mettendo sottosopra la casa e quindi chiedendo aiuto anche sui social network. “Abbiamo perquisito ogni angolo della nostra casa, del nostro quartiere, del Jordan River Trail e dei quartieri che ci circondano per una settimana”, ha raccontato la donna su Facebook. “Abbiamo messo volantini ovunque, intasato i social media, ma niente…Ero più che devastata! Galena è un enorme supporto emotivo per me”.
Quando ormai ogni speranza di ritrovare la micia era perduta è arrivata un’inattesa telefonata. Sette giorni dopo la scomparsa, il 17 aprile, Carrie riceve una chiamata da un veterinario in California: il microchip di Galena era stato scansionato a più di mille chilometri di distanza, nei pressi della città di Riverside. “Si era infilata all’interno di uno dei nostri pacchi di reso Amazon senza che noi ce ne accorgessimo”, spiega la donna.“È stata spedita a un centro di restituzione in California ed è rimasta intrappolata in una scatola dentro un rimorchio per 6 giorni.”
Galena è stata trovata da Brandy Hunter, una dipendente di Amazon, all’interno di una grande scatola che conteneva le cinque paia di stivali da lavoro restituiti da Carrie e da suo marito. “Era assolutamente terrorizzata e sicuramente angosciata”, ha spiegato la ragazza a Usa Today.“Faceva male vedere questo gattino stupendo pietrificato e rannicchiato nell’angolo della nostra sala di addestramento”. Il giorno dopo, Brandy porta la micia dal veterinario e, nonostante tutto pare che sia tutto a posto. “Non aveva niente che non andasse fisicamente… niente di rotto e la sua temperatura era normale”, scriveva la dipendente sui social. “Abbiamo provato a farla mangiare e bere, ma era semplicemente troppo spaventata“.
Qualche giorno dopo la bella notizia, la famiglia della gattina era stata ritrovata, e la storia dietro a quel ritrovamento aveva un senso, per quanto si trattasse di una vicenda assurda. Carrie e il marito affrontano il lungo viaggio per andarla a riprendere e il momento della riunione è emozionante.“È stato allora che è avvenuta la magia… i suoi proprietari sono arrivati e si sono uniti a noi nella stanza! Questo momento è stato assolutamente fantastico”, ricorda Brandy.
“Galena ha smesso subito di tremare e si è rilassata appena l’ho riabbracciata”, racconta invece Carrie. “Nonostante fosse più magra e leggermente disidratata, i suoi esami del sangue erano del tutto normali e lei era completamente illesa!”.
La donna ha lanciato anche un appello per ribadire ancora una volta l’importanza di dotare di microchip gli animali domestici, uno strumento che si è rivelato fondamentale per ricongiungersi alla sua adorata micia.