Gli avvertimenti di Kim Jong Un, le risposte militari di Corea del Sud e Stati Uniti. Continua ad essere delicatissima la situazione nella penisola coreana dove, al di sotto del 38esimo parallelo, sono appena terminate le esercitazioni congiunte tra Washington e Seul. Nei giorni scorsi i due alleati si sono resi protagonisti di un’azione dimostrativa impossibile da ignorare. Nei cieli sopra il poligono di tiro di Pilsung le forze aeree sudcoreane e Usa hanno eseguito un attacco simulato sui lanciatori di missili balistici nordcoreani Transporter Erector Launcher (TEL) utilizzando bombe a guida laser GBU-12 Paveway II. Un video diffuso sui social, e subito diventato virale, offre uno sguardo sulla precisione e letalità dell’intera operazione.
Usa-Corea del Sud: l’attacco simulato con bombe a guida laser
Gli F-35A dell’aeronautica della Repubblica di Corea (ROKAF) e gli F-16C di quella degli Stati Uniti (USAF) si sono resi protagonisti di un’esercitazione congiunta di addestramento a fuoco vivo. Nello specifico, i due Paesi partner hanno eseguito un attacco simulato contro obiettivi strategici impiegando bombe a guida laser. Nel filmato sopra citato si vede un velivolo sudcoreano sganciare una GBU-12 inerte. Con notevole precisione la bomba ha “trovato” il suo bersaglio in movimento, che nell’occasione ricopriva il ruolo di un missile balistico nordcoreano Transporter Erector Launcher (TEL). L’operazione, perfettamente riuscita, ha dimostrato l’efficacia delle munizioni a nel neutralizzare obiettivi di alto valore con la massima precisione.
La Corea del Sud ha acquistato le bombe GBU-12 dagli Stati Uniti come parte del pacchetto F-35A. La GBU-12 Paveway II, derivata dalla bomba multiuso Mk 82 da 500 libbre, incorpora un mirino laser montato sul muso e alette per la guida, migliorandone la precisione e la letalità. In particolare, ha spiegato il sito Eurasiantimes, la variante Enhanced-GBU-12 (EGBU-12) offre funzionalità dual-mode, combinando la navigazione assistita da GPS con una guida laser precisa per garantire l’efficacia operativa in tutte le condizioni atmosferiche. Questa tecnologia avanzata dota la ROKAF e l’USAF di un sistema d’arma versatile in grado di ingaggiare bersagli in movimento con una precisione senza pari.
Un messaggio per Kim
Il programma di addestramento tra Corea del Sud e Stati Uniti, che coinvolge spesso anche personale del corpo dei Marines Usa, si concentra sul miglioramento dell’interoperabilità tra i due Paesi partner, sul perfezionamento delle capacità di attacco di precisione e sulla conduzione di scenari di combattimento simulati, comprese operazioni di ricerca e salvataggio e lanci di massa di paracadutisti. Anche perché, nel frattempo, la Corea del Nord procede con il perfezionamento dei suoi programmi militari.
Le recenti dimostrazioni di forza da parte di Pyongyang sono coincise con il lancio di missili sempre più potenti in grado, teoricamente, di colpire obiettivi situati all’interno del territorio degli Stati Uniti continentali o posizioni strategiche nemiche dislovate nella regione del Pacifico.
Lo scorso 26 aprile, intanto, Kim ha assistito al collaudo di un nuovo sistema lanciarazzi multiplo da 240mm in grado di colpire Seul. L’arma, da quanto emerso, è stata sviluppata da un’azienda di nuova costituzione, e la sua introduzione “comporterà un cambiamento strategico nel processo di consolidamento della forza di artiglieria dell’Armata del popolo coreano“, hanno spiegato i media nordcoreani.
Kim avrebbe assistito al collaudo nell’ambito delle celebrazioni per il 92mo anniversario della fondazione dell’Armata del popolo coreano.