La ferocia del branco in pieno centro a Milano. La notte della metropoli torna a macchiarsi di violenza. L’ennesimo episodio di degrado e di insicurezza risale purtroppo alle scorse ore: poco dopo le cinque della mattina, un pestaggio è avvenuto nella centralissima piazza XXV aprile, all’imbocco di corso Como. Il cuore della movida milanese. Un video amatoriale finito poi sui social documenta il tutto, svelando l’accanimento degli aggressori contro un diciannovenne, la vittima del pestaggio.
Arancia Meccanica a Milano. Brutale pestaggio questa mattina in piazza 25 Aprile #Milano in mano ai delinquenti e terroristi pic.twitter.com/dEt2bowpK3
— Angelo Maggioni (@AngeloMaggioni3) April 27, 2024
Quest’ultimo, insieme a quattro amici di cui una ragazza, tra i 23 e 24 anni, tutti risiedenti nell’hinterland, stavano aspettando un taxi nell’area di sosta. La serata era finita e si apprestavano a rincasare. Ma proprio in quel momento, mentre le luci degli ultimi locali si stavano spegnendo, si è consumata la violenza. Secondo le prime ricostruzioni, un gruppo di otto o massimo dieci giovani, anche loro tutti italiani, si è avventato contro il diciannovenne. Sono volati calci e spintoni. Caduta a terra e trascinata come un sacco, la vittima è stata assalita con ulteriore accanimento. Lo si vede nelle immagini postate poi sui social, nelle quali si scorge un ragazzo steso sul cemento. E attorno a lui il branco che non ha pietà.
Le botte non si fermano: il pestaggio prosegue. Alla fine, la vittima riporterà la rottura del setto nasale e diverse ferite. A notare la scena è proprio un tassista, che chiama immediatamente il 112. Poco più tardi, sul posto sopraggiungono i soccorsi del 118, che medicano il diciannovenne. Anche la polizia arriva per capire cosa sia accaduto e per cercare di fermare i responsabili. Troppo tardi, purtroppo: gli aggressori erano già scappati, in varie direzioni, prima ancora che arrivassero i soccorsi.
Secondo quanto emerso sinora, la vittima inizialmente rifiuta il trasporto in ospedale. Ma è in quel momento, durante le cure dei sanitari, che si accorge di non avere più il telefono. Oltre le botte, il furto. Durante il parapiglia, il costoso dispositivo gli è stato sottratto dagli aggressori. Il pestaggio sarebbe scattato per futili motivi e questo preoccupa ancora di più: è l’immagine più inquietante di una città nella quale la percezione della sicurezza è ormai fortemente messa in crisi da episodi di microcriminalità. Gli investigatori sono al lavoro per individuare i responsabili dell’aggressione.
Un aiuto in tal senso potrebbe arrivare anche dai filmati delle telecamere di videosorveglianza della zona.