L’eco di quanto accade in Italia arriva con una certa velocità dall’altra parte del Mediterraneo dove i provvedimenti, proposti o attuati, hanno una risonanza particolarmente ampia. Quel che accade nel nostro Paese diventa automaticamente una questione di interesse nei Paesi nordafricani dove non mancano i soggetti radicalizzati pronti al jihad per protestare contro misure che non condividono. Ora nel mirino è finito il disegno di legge a prima firma di Tommaso Foti, capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, che punta a riformare il Testo unico che regola il Terzo settore, quindi le associazioni di volontariato.
Al momento le associazioni di volontariato possono avere sede in qualunque edificio a prescindere dalla sua classificazione catastale e urbanistica ma, con il cambiamento che vorrebbe introdurre il nuovo disegno di legge, potrebbe non essere più così. In riferimento alle associazioni che promuovono finalità di culto potrebbe essere inserita la clausola secondo la quale la sede dovrà essere scelta “nel rispetto dei criteri in materia di compatibilità urbanistica ed edilizia individuati con decreto del ministro delle Infrastrutture e dei trasporti“. Un’aggiunta che precluderebbe molti spazi, soprattutto quelli accatastati come magazzini, cantine e simili, dove prolificano le moschee abusive nelle nostre città, il più delle volte in condizioni di sicurezza molto precarie. “Le comunità islamiche, con la falsa dicitura di associazioni culturali, hanno potuto occupare scantinati, garage, negozi, magazzini e altro destinandoli a luoghi di culto“, si legge nella proposta di Foti.
Che il governo italiano agisca per il suo interesse sul territorio sul quale ha competenza sembra non piacere alle comunità islamiche, anche quelle che non vivono in Italia. E già piovono le prime minacce. “L’Islam sta arrivando e governerà il mondo con forza, jihad e preghiera“, si legge in un messaggio lasciato sotto la notizia riportata da una testata tunisina. La stessa persona, poi, aggiunge: “Sii solo un elemento efficace nel sostenere l’unità e la vittoria della fede per far uscire le persone dall’oscurità. Non importa il risultato, le piaghe sono inevitabili“. Un’altra persona, riferendosi in modo preciso all’Italia, aggiunge: “Alla fine il Vaticano e Roma cadranno nelle mani dei musulmani. Questa è una promessa di Allah“. In tutto questo, come da prassi, non manca l’appellativo di “fascista” per Giorgia Meloni.
I due uomini che hanno lanciato il jihad contro l’Europa e contro Roma non si trovano al momento sul suolo italiano.
Ma quanti, nel nostro Paese, la pensano esattamente come loro? Sono probabilmente in numero maggiore rispetto a quelli di cui si possa avere notizia? Rappresentano una spina nel fianco per la sicurezza nazionale? L’intelligence e tutti gli apparati di sicurezza sono in costante allerta per il monitoraggio del territorio e ci sono già state numerose espulsioni di soggetti considerati pericolosi e radicalizzati.