Si sente ermafrodito trans e vuole entrambi i genitali. L’operazione la paga lo Stato

Si sente ermafrodito trans e vuole entrambi i genitali. L'operazione la paga lo Stato

Il contribuente canadese pagherà l’operazione a un uomo che si identifica come maschio e come femmina allo stesso tempo e desidera entrambi i genitali. Non è una boutade, non è un’iperbole per stroncare l’iper-progressismo di oggi: un tribunale in Ontario si è pronunciato a favore di un uomo – un ermafrodito trans, per essere politicamente correttissimi – che pretende che sia lo Stato a pagare l’intervento chirurgico specializzato per costruire un canale vaginale senza rimuovere il pene.

Il protagonista della vicenda ha 33 anni, è nato maschio ma si identifica come non binario, un mix tra maschio e femmina. Il piano di sicurezza sanitaria dell’Ontario (OHIP) aveva inizialmente negato la richiesta poiché la procedura è sperimentale e non è eseguita in Canada. Da qui il ricorso, poi vino, in tribunale. “Aspetto questo giorno da anni”, l’appello dell’uomo, K. S., riportato dal CTV News Toronto.

Secondo le carte del processo, l’uomo ha sofferto di disforia di genere sin dall’adolescenza. Il suo medico, un endocrinologo di Ottawa, ha fornito testimonianza a sostegno della sua richiesta di un insolito intervento chirurgico: “È molto importante per (K.S.) avere una vagina per la sua interpretazione personale della sua espressione di genere, ma desidera anche mantenere il suo pene”. Non è chiaro quanto costerà l’intervento chirurgico, ma le tradizionali procedure costano tra i 10 e i 70 mila dollari. Tutto pagato dai contribuenti canadesi.

Ermafrodito trans, ma con la parte femminile dominante. Nonostante ciò, secondo il 33enne la rimozione del pene invaliderebbe la sua espressione di genere. Nessuna discussione, invece, sulle potenziali complicanze dell’operazione e del suo impatto sulla funzione sessuale. A niente è servito il ricorso di OHIP: secondo i giudici, la vaginoplastica e la penectomia sono servizi ammissibili ai finanziamenti, indipendentemente dalla pratica comune di combinarli.

Non mancano ovviamente le polemiche. Pamela Buffone del Canadian Gender Report ha sottolineato che il sistema sanitario nazionale dovrebbe concentrarsi sulle procedure necessarie dal punto di vista medico. E in questo caso, per soddisfare i desideri dell’ermafrodito trans, si tratta inoltre di una operazione rischiosa, considerando che le tecniche utilizzate per eseguirla sono ancora poco conosciute.

Seguiranno aggiornamenti.

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