È un vero e proprio allarme sicurezza per le donne. Ora anche in ascensore. “Dobbiamo aiutare le donne”. Il grido arriva dalla rivista Elevatori, e dal suo sito elevatorimagazine.com, da 50 anni sul mercato a occuparsi di trasporto verticale. Il fondatore e direttore Giuseppe Volpe da sempre è attento non solo all’aspetto tecnico ma a quello sociale e umano e dunque leggendo i fatti di cronaca è rimasto molto scosso. “Due giovanissime vittime di 11 e 12 anni. Ragazzine, seguite e aggredite in ascensore mentre rientravano a casa, riuscite a fuggire per un soffio prima di essere abusate. Ma i casi potrebbero essere molti di più, viste le voci raccolte dai carabinieri nelle ultime settimane”. Questo è quanto riportato dai più importanti quotidiani, nelle pagine dedicate alla cronaca di Milano. Un nuovo incubo, dunque: quello che già avviene nel trasporto orizzontale, come metropolitana e autobus, ora accade anche nel trasporto verticale, cioè in ascensore. I rischi aumentano, soprattutto per le ragazze e per le donne. “E chi come me si occupa di ascensori, da più di 50 anni, non può tacere. C’è un allarme sicurezza molto serio da affrontare” ribadisce l’ingegner Volpe.
Per questo Elevatori Magazine lancia l’allarme e, con la voce autorevole del suo Direttore, lancia un’idea concreta agli enti di controllo e agli operatori del settore, per supportare le donne. “Bisogna prendere atto di questa nuova realtà e studiare contromisure – commenta Giuseppe Volpe -. Per esempio, dotare tutte le cabine degli ascensori di una piccola telecamera, collegata con il centro assistenza e con enti di soccorso. Basterà schiacciare un pulsante, ad esempio lo STOP, per azionare i collegamenti”.
“Al momento, infatti – spiega ancora il Direttore di Elevatori Magazine -, schiacciando lo STOP, la cabina dell’ascensore si ferma durante il tragitto, anche tra un piano e l’altro, senza che nessuno possa però intervenire (a parte il tasto “allarme”, presente in tutte le cabine, che però spesso non viene sentito o preso in considerazione). Anzi paradossalmente in certi casi schiacciare lo STOP può essere pericoloso perché aumenta il tempo in cui si resta “bloccati” in cabina, finché non arrivano aiuti esterni. Questa è solo una prima idea che ci è venuta in mente leggendo questi terribili episodi di cronaca. Ma ce ne sono tante altre. A noi, come rivista tecnico scientifica, il compito di lanciare l’allarme perché nessuno si volti dall’altra parte e perché l’ascensore diventi più che mai alleato delle donne (e non solo)”.
Dunque l’importante è mettere sul tavolo la questione perché non sia solo l’ennesimo caso di cronaca e perché chi può farlo intervenga al più presto.