È stato di massima allerta anche in Italia per l’ aggravarsi della crisi mediorientale con gli attacchi dell’Iran verso Israele. “Seguiamo con attenzione e preoccupazione quanto sta accadendo in Medio Oriente. Sono in costante contatto con le ambasciate d’Italia a Tel Aviv e a Teheran. Sentiti il Presidente del Consiglio e il Ministro della Difesa, il Governo è pronto a gestire qualsiasi tipo di scenario“, ha dichiarato il ministro degli Esteri Antonio Tajani sui social, commentando la nuova situazione. “Ci auguriamo che sia una reazione, quella iraniana all’attacco di Israele al consolato di Damasco, che si fermi all’attacco di questa sera“, ha dichiarato il titolare della Farnesina al Tg1.
“È una reazione che ci aspettavamo tutti. I droni ci metteranno 9 ore ad arrivare, bisogna vedere se saranno utilizzati missili, potrebbero concentrarsi tutti nello stesso momento in modo da mettere in difficolta le difese israeliane“, ha spiegato il ministro della Difesa. “La reazione di Israele dipenderà dal danno che darà quest’attacco, ci auguriamo tutti che non sia un attacco con danni che obblighino Israele a una reazione più forte, che non ci sia un’escalation. Stiamo monitorando costantemente la situazione“, ha concluso Guido Crosetto.
Il presidente Meloni è in costante contatto con tutti i ministri del suo governo e con il sottosegretario Alfredo Mantovano. Ieri, il ministro degli Esteri Tajani ha avuto oggi un colloquio telefonico con il ministro degli Esteri iraniano, Hossein Amir-Abdollahian, per discutere della situazione in Medio Oriente. “Ho rivolto al collega iraniano un appello alla moderazione. Non possiamo rischiare una escalation in una fase estremamente volatile come quella attuale. Tutti gli attori regionali devono dare prova di responsabilità. L’Italia rimane in prima linea, anche come Presidenza G7, per evitare un allargamento del conflitto in Medio Oriente, per abbassare la tensione e per facilitare il dialogo“, ha dichiarato nel pomeriggio di ieri il titolare della Farnesina.
In riferimento a questo colloquio, Tajani al Tg1 ha aggiunto: “Noi cerchiamo sempre una de-escalation, ieri ho parlato quasi un’ora con ministro Esteri dell’Iran, ho chiesto prudenza per evitare un allargamento del conflitto, mi ha fatto capire che l’attacco ci sarebbe stato comunque stato. Il ruolo dell’Italia, che guida il G7, è quello di invitare tutti alla prudenza per evitare l’esplosione di una crisi che nessuno vuole che ci sia“.
Il suo appello, come anche quello di altri ministri degli Esteri, non ha sortito alcun effetto sul ministro iraniano.La telefonata di oggi si è inserita nell’ambito dei più ampi sforzi del governo volti a evitare una regionalizzazione del conflitto in corso. In tal senso continua l’impegno delle truppe italiane in Libano nell’ambito della missione UNIFIL, così come quello profuso nella missione Aspides per difendere la libertà dei traffici delle navi italiane e di tutto il traffico mercantile italiano.
Le ultime notizie riferiscono che dall’Iran sono partite tre ondate di droni e Haaretz riferisce anche che dal Paese di Hezbollah sono partiti anche missili da crociera.
Israele ha già iniziato a ad abbattere droni iraniani su Siria e Giordania, grazie ad un ombrello di difesa aerea creato con gli Stati Uniti in cooperazione con alleati regionali.