Il cinquantanovenne Ubaldo Manuali conservava sul proprio smartphone immagini e filmati da lui stesso girati, ossia “video e foto di donne incoscienti, seminude e costrette a rapporti sessuali”. Questo, stando a quel che riporta il sito web ViterboToday, è quanto ha dichiarato in tribunale a Viterbo Cristian Franciosi, il consulente informatico incaricato dalla procura di passare al setaccio i dispositivi mobili del netturbino di Riano finito a processo per violenza sessuale aggravata e diffusione illecita di immagini o video sessualmente espliciti. Nel corso dell’udienza che si è tenuta nelle scorse ore è stato ascoltato il professionista, che ha ragguagliato i giudici circa l’esito dell’attività effettuata. In aula era presente anche l’imputato, contro il quale si sono costituite parti civili le tre donne che lo hanno accusato di stupro: si tratta di una donna di Capranica, una di Mazzano Romano e una terza di Alatri (un paese in provincia di Frosinone).
Sentite dal collegio dei giudici, le tre hanno raccontato di essere finite in una sorta di trappola secondo uno schema che l’accusato avrebbe ripetuto più volte: sarebbero state adescate sui social da Manuali, poi narcotizzate durante l’incontro. E mentre versavano in uno stato di incoscienza a causa dei sonniferi presi a loro insaputa, il cinquantanovenne le avrebbe stuprate, fotografate e filmate con il cellulare. Immagini che, a quanto sembra, l’uomo avrebbe inviato anche ad alcuni amici. “L’inoltro a terze persone emerge chiaramente – ha aggiunto Franciosi – ma la maggior parte del materiale era presente in un unico cellulare”. Le vittime erano salvate in rubrica con il loro nome e il Comune di provenienza. “Nelle immagini – ha proseguito il consulente– donne immortalate o riprese mentre erano sedute o distese sul letto, seminude, verosimilmente incoscienti”.
Sarebbero due, in particolare, i filmati sui quali si è soffermato il consulente informatico. “In uno, scarsamente illuminato, si sentono rumori compatibili con quelli di un rapporto sessuale – le sue parole – in un altro si vede una delle vittime, seminuda sul letto e verosimilmente in una sorta di dormiveglia, mentre viene ripresa durante un rapporto orale. Il video, dalla durata di un minuto e sedici secondi, risulta inviato da Manuali a un suo amico”. Ad incastrare il netturbino ci sarebbero anche tracce biologiche, in particolare liquido seminale. Ed è tramite quei filmati e quelle foto, mostrati loro dalla polizia a seguito di quanto avvenuto, che due delle tre donne coinvolte in questa vicenda hanno scoperto di essere state violentate dopo essere state stordite.
A breve potrebbero quindi esserci nuovi sviluppi.