Svelata la nuova Alfa Romeo Milano: tutto quello che c’è da sapere

Svelata la nuova Alfa Romeo Milano: tutto quello che c'è da sapere

Dopo mesi di indiscrezioni, un cambio di nome in corsa, immagini uscite da non si quale cassetto, è giunto il momento di conoscere l’attesa Alfa Romeo Milano. L’inedito B-SUV debutta nella città che ha dato i natali al Brand, pronto a dimostrare a tutti che il Biscione può imporsi con stile e personalità in uno dei segmenti più difficili dell’intero mercato. Non sarà affatto semplice, perché bisogna convincere il grande pubblico e i tanti alfisti, che ancora non credono nell’elettrificazione a ogni costo di un marchio votato alle emozioni. In ogni caso, anche per questa volta ci sarà l’opzione ibrida (anche a trazione integrale).

Alfa Romeo Milano: dimensioni rilevanti

L’Alfa Romeo ritorna nel segmento B, una frangia di mercato lasciata vuota dall’uscita di scena della Mito nel 2018. Dopo sei anni di assenza, la Casa di Arese ritorna con un veicolo differente, per andare in soccorso di quegli alfisti che possiedono ancora Giulietta e, appunto, Mito. Stavolta è diverso perché viene giocata la carta del SUV compatto, una soluzione mai vista finora. L’Alfa Romeo Milano nasce sulla piattaforma CMP di Stellantis, quella che ha permesso di generare le varie Peugeot 2008, Jeep Avenger e Fiat 600, tutte della grande galassia franco-italiana. La neonata creatura del marchio italiano si distingue dalle altre per delle dimensioni maggiori, in grado di assicurare ai suoi occupanti in comfort di categoria superiore. Di seguito i dati:

  • Lunghezza: 4,17 metri
  • Larghezza: 1,78 metri
  • Altezza: 1,5 metri
  • Bagagliaio: 400 litri

La firma di Mesonero

Il celebre designer Alejandro Mesonero, dopo aver scritto capitoli importanti con Seat e Cupra, ha cambiato squadra scegliendo il prestigioso Biscione. Così, dopo essersi divertito con la fuoriserie a tiratura limitata Alfa Romeo 33 Stradale, si è occupato di tracciare le linee della nuova Alfa Romeo Milano. Rispetto agli modelli del gruppo Stellantis nati con la medesima piattaforma, Mesonero ha cercato di dare più infondendere più carattere alla Milano con una nutrita dose di sportività.

Alfa Romeo Milano, guarda la gallery 4

Alcune scelte stilistiche faranno sicuramente discutere, come l’ampio trilobo Alfa Romeo stavolta pieno e con il “biscione visconteo” e la croce milanese in rilievo, al pari dell’abbandono del portatarga anteriore sfalsato che aveva contraddistinto gli ultimi vent’anni della casata. Il posteriore a coda tronca, senza ombra di dubbio, è la parte più riuscita dell’intera vettura, esaltata da questa fascia scura a semi arco che attraversa tutta la larghezza del portellone, che ricorda – con un po’ di fantasia – la grande storia Alfa, con un vago accenno all’Alfasud Ti e alla Spider Aerodinamica.

L’abitacolo dell’Alfa Romeo Milano

Il legame con la grande storia dell’Alfa Romeo è ripreso anche nell’abitacolo, a partire dal quadro strumenti digitale a forma di cannocchiale, da sempre al seguito delle vetture di Arese, che ripropone le varie grafiche introdotte con la recente Tonale. Inoltre, l’Alfa Romeo Milano presenta uno spazio interno moderno, contraddistinto da un grande touchscreen per l’infotainment collocato al centro della plancia.

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Sotto questo schermo, dalle dimensioni di 10,25’’, trova posto una fila di tasti fisici destinati alla regolazione del climatizzatore e dell’impianto audio. I comandi della trasmissione e il selettore delle modalità di guida DNA sono inseriti nel tunnel centrale, dove si trova anche la levetta del freno di stazionamento elettrico. Il volante ha il fondo piatto e integra i comandi per gli Adas e l’infotainment: la razza inferiore, invece, riprende nello stile le forme del classico Trilobo di Arese.

Le motorizzazioni: elettrica e ibrida

L’Alfa Romeo Milano debutta principalmente in versione elettrica, la prima al 100% alla spina nella storia del Biscione. Dunque, spazio a una batteria agli ioni di litio da 54 kWh e a un powertrain capace di sviluppare 156 CV. C’è anche la versione Elettrica Veloce da 240 CV. Autonomia di 410 chilometri (ciclo Wltp), che diventano 590 nel ciclo urbano. Ricaricare è semplicissimo: nelle stazioni di ricarica rapida da 100 kW in corrente continua, sono sufficienti meno di 30 minuti per caricare le batterie dal 10 all’80%.

Presente anche una versione full hybrid a trazione anteriore oppure trazione integrale Q4, una novità nel segmento premium, che sarà disponibile in una fase successiva. La ibrida adotta un’architettura 48v Hybrid VGT (Variable Geometry Turbo) da 136 CV. L’unità termica è composta da un motopropulsore 3 cilindri da 1,2 litri a ciclo Miller con turbo a geometria variabile e catena di distribuzione per la massima affidabilità. La componente elettrica è composta da una batteria agli ioni di litio da 48 volt e un motore elettrico da 21 kW integrato nell’innovativo cambio a doppia frizione e 6 rapporti che opera insieme all’inverter e la centralina della trasmissione per garantire la massima efficienza.

Prezzi e consegne

L’Alfa Romeo Milano è la porta d’accesso alla gamma della Casa di Arese. Da oggi è ordinabile la Milano Speciale, versione di lancio top di gamma disponibile nelle motorizzazioni Ibrida (136 CV) ed Elettrica (156 CV). La Speciale, limitata esclusivamente all’edizione di lancio, sintetizza sportività, tecnologia e comfort in una configurazione unica che prevede una selezione mirata dei migliori contenuti offerti in gamma. Milano Speciale Elettrica sarà disponibile all’apertura ordini con un listino a partire da 39.500 €, mentre Milano Speciale Ibrida con un listino a partire da 29.900 euro.

L’auto, come risaputo, non verrà costruita in Italia, come accade con le varie Tonale, Giulia e Stelvio, bensì in Polonia, nella fabbrica di Tychy, già impegnata con le “cugine” Fiat 600 e Jeep Avenger.

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