Il big match dei quarti di Champions, quella che molti considerano una finale anticipata, non ha certo deluso il gran pubblico del nuovo Bernabeu. L’andata tra queste due corazzate ha offerto grande spettacolo e tanti gol di qualità per la gioia del pubblico. Il City passa subito grazie all’unico svarione del secondo portiere Lunin ma il Real la ribalta nel giro di tre minuti: prima l’autorete di Bernardo Silva poi il gol leggermente deviato da Akanji di Rodrygo portano avanti gli uomini di Ancelotti. L’inizio della ripresa vede un City molto più propositivo che passa al 65’ grazie ad una prodezza balistica di Phil Foden.
Neanche cinque minuti dopo ed ecco il nuovo sorpasso, cortesia di una legnata di Gvardiol che lascia basito il portiere del Real. I Blancos, però, hanno un certo Luka Modric in panchina e quando entra in campo fa la differenza: assist per Valverde che impallina di nuovo Ortega. Tanto spettacolo ma verdetti ancora tutti da definire in questo affascinante incrocio che si deciderà tra 8 giorni all’Etihad Stadium.
Le scelte dei tecnici
Per la 200a partita in Champions League, Carlo Ancelotti si affida alla sua migliore formazione, con l’inserimento a sorpresa di Tchouameni al centro della difesa. In attacco, dietro alle due punte Rodrygo e Vinicius Jr, ci sarà ovviamente uno dei giocatori più temuti dal City, Jude Bellingham. Sulla mediana, invece, mix di fantasia, forza e tecnica con Valverde, Camavinga e Toni Kroos.
Pep Guardiola conosce molto bene i rischi di giocare al Bernabeu e compie subito una scelta controversa per scompaginare le carte. Dal primo minuto parte Kovacic al posto di De Bruyne mentre a difendere la porta degli Sky Blues non ci sarà il brasiliano Ederson ma Ortega. Il compito di fermare il duo brasiliano del Real, spazio al giovane croato Gvardiol.
Il Real la ribalta in 3 minuti
Al pronti via, è subito grande spettacolo al Bernabeu con il Manchester City che passa dopo neanche due minuti: prima Tchouameni si fa ammonire per un fallaccio su Grealish, poi il secondo portiere Lunin fa una papera davvero clamorosa. Punizione non trascendentale di Bernardo Silva ma il guardiameta ucraino sbaglia sia a mettere la barriera che a sistemarsi sulla linea, lasciando entrare in porta il pallone. Il City è arrembante e nel giro di cinque minuti sfiora tre volte il raddoppio; prima è Grealish ad impegnare Lunin, poi ci prova anche Haaland, senza molta fortuna. Le Merengues non vedono mai il pallone ed iniziano a piovere fischi da un Bernabeu sotto choc.
L’undici di Ancelotti, però, è pericolosissimo in ripartenza ed il City è troppo sbilanciato in avanti. All’11’ ci pensa Camavinga che recupera palla sulla fascia, si accentra e tira da fuori area. Tiro non pazzesco ma colpisce in pieno Ruben Dias, che spiazza Ortega, regalando al Real Madrid il pari. Neanche il tempo di festeggiare che i Blancos completano la remuntada, stavolta grazie alla verve di uno dei suoi attaccanti. Ripartenza fulminea sulla sinistra di Rodrygo che trova la retroguardia del City in ambasce: il brasiliano aspetta il movimento di Akanji per tirargli la sfera tra le gambe. La lieve deviazione inganna Ortega, che è costretto a raccogliere ancora il pallone in fondo al sacco.
Dopo aver speso tantissimo nei primi 25 minuti, entrambe le squadre tirano un attimo il fiato ma è sempre il Real ad essere più pericoloso in contropiede. Al 31’, ad esempio, Carvajal trova Rodrygo ed il brasiliano tira ancora verso Ortega, ma in maniera troppo centrale. Il verdeoro è sicuramente il più pericoloso e ci vuole un’uscita di Stones per impedire che vada ancora alla conclusione. Nel finale di primo tempo il City prova a rialzare la testa ma, se il colpo di testa di Haaland è poco preciso, Vinicius scappa sulla sinistra ma grazia Ortega, tirando troppo centrale. Nonostante i 3 minuti di recupero il punteggio rimane sul 2-1; partita molto bella ed aperta ad ogni risultato.
Grinta City ma il Real c’è
Appena l’undici di Guardiola rientra in campo si capisce che il Real Madrid avrà grossi problemi a contenere l’esuberanza degli inglesi. Haaland è marcato benissimo da Rüdiger ma Grealish e Foden sono più incisivi: i ragazzi di Ancelotti si affidano alle ripartenze ma prima Bellingham e poi Vinicius sono poco precisi. Gli errori davanti ad Ortega costano davvero caro alle Merengues, che subiscono a loro volta una remuntada nel giro di cinque minuti. La grande pressione alla fine riesce a far crollare le barricate grazie a due prodezze balistiche: il primo a gonfiare la rete è Phil Foden, che inventa una parabola spettacolare che si infila al sette per il 2-2.
Cinque minuti dopo il gran possesso palla manda di nuovo in tilt la difesa madrilena: Grealish spadroneggia sulla sinistra, fornisce un buon pallone che il croato Gvardiol sfrutta al meglio. Davvero delizioso l’arcobaleno che s’infila tra i guantoni di Lunin e il palo lontano. Ancelotti capisce che serve una scossa e mette in campo due giocatori dalla gran tecnica, l’ex Milan Brahim Diaz e l’eterno Luka Modric. È la mossa che garantisce ai padroni di casa un pari fondamentale, visto che il croato s’inventa un cross millimetrico che arriva sulla corsa di Valverde. El Halcon non ci pensa due volte e mette un beffardo rasoterra sul quale Ortega non riesce ad arrivare: 3-3 Real. Da qui in avanti la partita non ha molto altro da dire: c’è spazio per qualche minuto per Alvarez e Joselu ma nemmeno i 4 minuti di recupero cambiano il risultato. Pareggio pirotecnico e bellissimo ma che lascia ancora aperto questo affascinante incrocio di Champions.
Il tabellino
REAL MADRID (4-3-1-2): Lunin; Carvajal, Tchouameni, Rüdiger, Mendy; Valverde, Kroos (72’ Modric), Camavinga; Bellingham; Vinícius (85′ Joselu), Rodrygo (72’ Diaz). Allenatore: Carlo Ancelotti
MANCHESTER CITY (4-1-4-1): Ortega; Gvardiol, Stones, Dias, Akanji; Rodri; Bernardo Silva, Kovacic, Foden (85’ Alvarez), Grealish; Haaland. Allenatore: Pep Guardiola
Marcatori: 1′ Silva (MC), 11′ Dias (aut) (RM), 13′ Rodrygo (RM), 65′ Foden (MC), 70′ Gvardiol (MC), 79′ Valverde (RM)
Ammoniti: 1′ Tchouameni (MC), 36’ Akanji (MC), 81’ Carvajal (RM), 88’ Silva (MC)
Espulsi: –
Arbitro: François Letexier (Francia)