“Mamma ho preso il morbillo”, perché la formula di “mamma ho perso l’aereo” non ha più funzionato?

"Mamma ho preso il morbillo", perché la formula di "mamma ho perso l'aereo" non ha più funzionato?

Mamma ho preso il morbillo – film del 1997 che torna stasera in tv alle 21.15 su Italia 1 – in originale si intitola Home alone 3, il che lo identifica come il terzo capitolo della saga cinematografica di Home alone, che è il titolo originale della pellicola che in Italia conosciamo come Mamma ho perso l’aereo. Negli Stati Uniti, dunque, cercarono di identificare subito il film diretto da Raja Gosnell come un altro capitolo di un filone cinematografico che era stato tanto redditizio. Ma le cose non andarono affatto come sperato.

Mamma ho preso il morbillo, la trama

Alex Pruitt (Alex D. Linz) è un ragazzino di otto anni di Chicago che conduce una vita normale, adatta a un bambino della sua età. Di certo non può immaginare che all’interno della macchina giocattolo che gli è appena stata regalata si nasconda un chip rubato alla Difesa degli Stati Uniti da una banda di criminali che vorrebbero rivenderlo sul mercato nero per potersi arricchire. Quando il bambino si trova a passare del tempo da solo a casa, dopo che la mamma è partita per un viaggio di lavoro, quattro spie si avvicinano alla sua dimora, con la speranza di scoprire che fine ha fatto il microchip che vale tanti milioni di dollari. Ma, pur essendo molto giovane e da solo, Alex non ha alcuna intenzione di farsi da parte né di farsi spaventare e, incredibilmente, riuscirà a proteggere se stesso e la sua casa.

Cosa non ha funzionato nel film?

In ogni campo si è soliti utilizzare il vecchio motto secondo cui squadra che vince non si cambia. Una sorta di monito che aveva funzionato alla perfezione con Mamma ho riperso l’aereo – Mi sono smarrito a New York, in cui sul grande schermo erano tornati tutti i protagonisti principali, sia davanti alla macchina da presa che dietro di essa, che avevano spinto il pubblico a tornare in sala per seguire il proseguio delle (dis)avventure della famiglia McCallister. Mamma ho preso il morbillo, tuttavia, non poteva contare sulla stessa leva. Come si legge su Coming Soon, infatti, Macaulay Culkin era ormai un adolescente e, dunque, non avrebbe potuto indossare di nuovo i panni di un bambino abbandonato a se stesso che si trovava a combattere per la giustizia e per sbaragliare un gruppo di malviventi. Ma non c’era solo un problema anagrafico: infatti, come si legge sul sito dell’Internet Movie Data Base, l’attore era stanco del ruolo di Kevin e non voleva più avere niente a che fare con quel ruolo che, comunque, lo aveva fatto arricchire e lo aveva reso un volto indimenticabile della settima arte. Una cosa simile accadde con Joe Pesci e Daniel Stern, che non volevano tornare a interpretare i ladri Harry e Marv, preferendo concentrarsi invece su altri progetti, che avrebbero potuto far avanzare la loro carriera. In un primo momento si era pensato anche di rendere protagonista Fuller, il cugino di Kevin, interpretato dal fratello dell’attore, Kieran Culkin. Quest’ultimo, però, non se la sentiva di “prendere il posto” del fratello e così anche questa idea venne lasciata da parte. Di fatto Mamma ho preso il morbillo divenne la prova che non bastava una trama di bambini e criminali per ottenere lo stesso successo dei primi due film. La struttura del film – che rappresenta anche il primo grande ruolo per la futura diva Scarlett Johansson – seguiva pedissequamente i punti nodali dei primi due film, ma questo non bastò a salvare il film, a dimostrazione che i primi due lungometraggi avevano funzionato per il senso di novità, ma anche per la presenza di attori esperti alternati a giovani attori che però riuscivano a riempire lo schermo, come invece non è avvenuto con Alex D. Linz, che non ha saputo reggere sulle sue piccole spalle il peso del film. In effetti Mamma ho preso il morbillo non ottenne affatto una buona accoglienza da parte del pubblico. Su Rotten Tomatoes, il sito aggregatore di recensioni, il film ottenne solo il 32% di recensioni positive da parte della critica e appena il 27% di gradimento da parte del pubblico, a differenza, ad esempio, di Mamma ho perso l’aereo, che ha il 66% di recensioni positive e l’80% di gradimento da parte degli spettatori.

Nonostante Mamma ho preso il morbillo ebbe una buona recensione da parte del critico Roger Ebert, il film fu la dimostrazione che quella struttura non funzionava più sul grande schermo e i capitoli successivi – con una qualità sempre più bassa – non uscirono più sul grande schermo, ma vennero presentati direttamente per il mercato dell’home video.

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