Per Keir Starmer, leader dei laburisti inglesi, il patriottisimo rappresenta un elemento fondante della sua strategia politica e dell’immagine che vuole dare del Labour. Per questo motivo, Starmer sfoggia orgogliosamente nei suoi comizi la tipica Union Flag, la bandiera del Regno Unito risalente all’Act of Union del 1801, che sancì l’unione con l’Irlanda. Sotto la guida di Sir Keir Starmer, infatti, la Union Jack ha assunto un ruolo di primo piano nel materiale elettorale laburista e nelle apparizioni del leader, a rimarcare i valori patriottici del partito e per dare un forte segnale di discontuinità rispetto all’era di Jeremy Corbyn. Tuttavia, secondo un articolo del Guardian, il leader laburista ora deve fare i conti con forte malcontento di alcuni rappresentanti del Labour, in particolare appartenenti alle minoranze etniche, a cui tutto questo patriottismo non piace proprio.
Le minoranze etniche contro la banidera del Regno Unito
Secondo la testata britannica, tali preoccupazioni e critiche sarebbero state sollevate in occasione di recenti riunioni a cui hanno presenziato i rappresentanti delle minoranze etniche del partito a Westminster e anche da membri londinesi del partito laburista parlamentare. Secondo un deputato laburista, l’esaltazione del patriottismo incarnato dalla Union Jack potrebbe rappresentare un problema per molti elettori: “Siamo tutti molto orgogliosi del nostro Paese, ma questa può essere una questione complessa per alcune comunità e dobbiamo affrontarla con maggiore attenzione”. Per molte comunità, ha spiegato il deputato, “stiamo parlando di colori associati al Fronte Nazionale o a un altro gruppo di estrema destra“. Abdi Duale, membro del Comitato esecutivo nazionale laburista, ha invece difeso Starmer, spiegando che il Labour “sta conducendo una campagna orgogliosamente progressista e patriottica che celebra tutte le nostre comunità e che include l’uso della nostra bandiera”.
Attivisti contro Starmer
Un deputato ha spiegato che l’uso della bandiera potrebbe funzionare in alcune aree del Paese, per contendere una parte dell’elettorato bianco ai Tories ma ci dovrebbe essere un “branding segmentato” con materiale diverso da impiegare nelle aree maggiormente abitate dalle minoranze etniche del Regno Unito. Un altro deputato laburista ha dichiarato al Guardian: “Posso capire che possa funzionare in alcuni luoghi, ma è sicuramente dannoso nelle città universitarie e nei seggi a forte presenza neri, asiatici e minoranze etniche“. Un consigliere della costa meridionale ha raccontato alla testata inglese che molti si rifiutano di distribuire i volantini per via della bandiera: “Ho visto scatole di volantini accatastate perché gli attivisti non vogliono distribuirli“.
Secondo il Guardian, in un video inviato agli attivisti e agli organizzatori, la bandiera “domina” il marchio elettorale del partito, insieme al “rosso laburista“. Non è la prima volta, peraltro, che viene contestata pubblicamente la “svolta patriottica” di Starmer. Nel febbraio 2021, il Labour ha difeso la sua rinnovata attenzione ai valori britannici e all’union jack dopo che un documento strategico trapelato è stato criticato da alcuni all’interno del partito: Keir Starmer spiegò in quell’occasione di vedere il patriottismo come un tentativo di migliorare il proprio Paese.
E nemmeno le recenti critiche sembrano smuoverlo da questa convinzione.