Le ville di Berlusconi rimangono in famiglia

Le ville di Berlusconi rimangono in famiglia

La curiosità sul destino del suo vasto patrimonio immobiliare è forte fin dalla sua scomparsa. Un sentimento inevitabile visto che alcune proprietà, nell’immaginario collettivo, sono legate in maniera profonda all’epopea di Silvio Berlusconi.

Negli ultimi giorni l’accordo interno alla famiglia ha trovato la sua definizione, come raccontano il Sole 24 Ore e il Corriere della Sera, sciogliendo uno degli ultimi nodi legati alla successione ereditaria. La decisione condivisa è stata quella di non procedere a una vendita a terzi del patrimonio, ma di fare in modo che siano i figli a rilevare buona parte di questi pezzi pregiati. Avendo le varie ville valori e quotazioni molto diverse, la scelta degli eredi è stata quella di attivare vere e proprie procedure di vendita e acquisto. Si è così deciso per il trasferimento di parte degli asset sotto il diretto controllo della holding di famiglia, per procedere poi a operazioni di vendita «interne».

Barbara Berlusconi si appresta così a firmare il rogito per diventare proprietaria di Villa Belvedere a Macherio, la proprietà in stile neoclassico immersa in 270 ettari di parco secolare tra campi da tennis, sale affrescate e piscina per una cifra attorno ai 25 milioni. Per quanto riguarda Villa Grande a Roma, che fu per molti anni – concessa in comodato d’uso gratuito a Franco Zeffirelli, dovrebbe invece essere acquistata da Pier Silvio Berlusconi e si starebbe ragionando su un valore intorno ai 10 milioni di euro. C’è poi Villa Campari, a Lesa sul Lago Maggiore, che è stata acquistata da Marina Berlusconi. La presidente di Fininvest e di Mondadori ha rilevato il 74%, dato che il 26% era già in suo possesso, a un prezzo di 14 milioni di euro. È stata venduta fuori dalla famiglia la villa di Lampedusa, acquistata nel 2011 da Silvio Berlusconi. L’immobile da 250 metri quadri venne acquisito in piena emergenza migranti dal Cavaliere come gesto di solidarietà, con l’obiettivo di rilanciare il turismo sull’isola, ma mai realmente frequentata. L’acquirente è l’economista e Rettore dell’Università Unicamillus Gianni Profita, originario di Caltanissetta.

Se il destino della villa di Antigua sarebbe ancora da definire, non verrà invece messa in vendita Villa San Martino, la residenza di Arcore, quella più intimamente legata al percorso umano, politico e imprenditoriale di Silvio Berlusconi. L’idea è quella di farla diventare una fondazione dedicata all’ex premier. Diverso il discorso per Villa Certosa a Porto Rotondo. La proprietà con i suoi 4500 metri quadri, con 126 stanze e un parco di 120 ettari, è in vendita a un prezzo di 500 milioni. La platea degli aspiranti compratori sarebbe quasi inevitabilmente straniera, con sauditi o statunitensi in prima fila.

L’incarico di vendere Villa Certosa è stato assegnato a Dils, società milanese di servizi immobiliari, di cui il secondo azionista è la H14 di Barbara, Eleonora e Luigi Berlusconi.

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