Nonostante l’obiettivo sia molto più che nobile e mira alla protezione degli animali, nei fatti in Germania la legge che “proibisce le sofferenze degli animali”, domestici o meno, si sta rivelando una sorta di boomerang.
Cosa è successo?
A febbraio il ministero dell’Agricoltura diretto dal verde Özdemir Cem, ne ha pubblicato le linee guida che proibiscono qualsiasi tipo di maltrattamento nei confronti degli animali. Con questa si vanno a colpire gli “allevamenti mediante tortura“, che in linea generale fanno parte di tutte quelle pratiche che tramite gli incroci, generano razze dalle caratteristiche genetiche tali da condannare gli animali a malattie degenerative.
Il bassotto della discordia
Basta quindi con le orecchie spuntate ai gatti, ai Carlini che per la loro conformazione hanno problemi respiratori o gli animali senza pelo, fino ad arrivare anche a quelli da fattoria come le mucche che non potranno più rimanere sempre legate nelle stalle. Tutto davvero molto nobile se non fosse che nel “calderone” di queste modalità, ci sia finito dentro il Bassotto, il cane dal corpo lungo e le zampe corte che rientra tra gli animali con “anomalie scheletriche“. La forma allungata della schiena porta spesso ad ernie e discopatie, le zampe troppo corte lo metterebbero a rischio di infezioni della pelle. In linea generale quindi, in futuro potrebbero essere vietati gli allevamento di questa razza.
La denuncia degli allevatori
A sollevare il caso, è stata l’Associazione degli allevatori di cani tedeschi (Vdh), che con la sua denuncia ha generato una miriade di polemiche, sia da parte di chi i cani li alleva, ma anche di chi ama particolarmente questa razza. “Proteggiamo i nostri bassotti dall’intrusione di forze ideologiche. È richiesto un fronte comune“, ha scritto Josef Ramacher, presidente del Deutscher Teckelklub, dando vita ad una petizione che ha raggiunto al momento oltre 22mila firme.
Il “salsicciotto tedesco”
Nonostante il pensiero animalista, sono 400 anni che questa razza esiste ed è amatissima. Chiamato “Il cane dei tassi” in Germania e “The German sausage dog” – il salsicciotto tedesco – dagli inglesi, è al decimo posto delle razze più amate. Era il cane amato da Napoleone che lo portava sempre in braccio, lo possedeva l’imperatore Guglielmo II e Pablo Picasso ha immortalato il suo Lump in vari quadri. Ma non soltanto, è stato la mascotte dei Giochi Olimpici di Monaco del 1972 e anche il protagonista del famoso film della Disney in Italia uscito con il titolo 4 Bassotti ed un Danese.
Gli incroci considerati ora pericolosi
Però, nonostante il Bassotto sia una razza che siamo abituati a vedere da sempre e nel nostro immaginario nasce proprio con questa conformazione fisica, in realtà è frutto di incroci sempre più pericolosi, creati nell’ultimo secolo. Se si guardano le immagini di fine ‘800, lo mostrano fisicamente molto diverso, con zampe più lunghe e il busto più corto, segno inequivocabile che l’attuale aspetto sia il frutto dei desiderata di chi li compra.
Il pensiero della Peta e la rassicurazione del ministro
Sull’argomento sono scesi in campo anche gli animalisti della Peta che ritengono, che gli unici bassotti “legali” dovrebbero essere quelli che escono dai canili, per poi arrivare a dire che l’unico modo per non farli soffrire è quello di farli estinguere.
Per cercare di tranquillizzare gli animi ha parlato proprio il ministro Özdemir Cem che ha assicurato che la legge ha il solo scopo di mettere un freno agli allevatori senza scrupoli e che nessuno pensa di poter toccare gli amatissimi bassotti.