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Orrore in Germania, dove un 19enne italiano, Eddie Congiu, ha ucciso con più di 200 coltellate il padre, la madre, il fratello e ferito gravemente una sorella. Le vittime erano tutte di origini sarde. L’omicida è stato arrestato dalla polizia tedesca con l’accusa di triplice omicidio e tentato omicidio. Il movente della mattanza è ancora sconosciuto.
Il triplice omicidio
Il massacro familiare si è consumato attorno alle ore 21 di ieri sera, martedì 26 marzo, a Hohentengen, un paesino di 3500 abitanti al confine tra Germania e Svizzera. Il 19enne, che pare fosse sotto l’effetto di stupefacenti, si è accanito dapprima contro il papà, Erminio Congiu, 61 anni, ferendolo a morte. La madre del ragazzo, Annalisa Prasciolu, 58 anni, ha tentato invano di calarmo: è stata presa a bastonate e poi uccisa con un coltello da cucina. A quel punto il giovane si è scagliato contro il fratello Giuseppe, 34 anni, e ha ammazzato anche lui.
La sorella sopravvissuta
Stando a quanto riporta Bild.de, la sorella del killer è sopravvissuta alla strage. La giovane, gravemente ferita, è stata soccorsa con un elicottero e trasportata nel vicino ospedale. Le sue condizioni sono serie, ma non sarebbe in pericolo di vita. Per gli altri membri della famiglia, invece, non c’è stato nulla da fare.
Le tracce di sangue
Le indagini della polizia tedesca sono ancora all’inizio. La casa incriminata è stata isolata per consentire i rilievi e gli accertamenti tecnici del caso. Dall’esterno dell’abitazione sono visibili tracce di sangue sulla porta d’ingresso. Fonti qualificate hanno riferito al quotidiano tedesco che c’è molto sangue all’interno dell’abitazione.
Le liti in famiglia
Il 19enne, con doppio passaporto (italiano e tedesco), si è fatto arrestare senza opporre resistenza. Al momento un giudice istruttore ha emesso l’ordine di arresto con l’accusa di triplice omicidio e tentato omicidio. Il movente del delitto non è chiaro. Alcuni conoscenti della vittime avrebbero parlato di numerosi litigi tra il ragazzo e i genitori per questioni legate alla droga. “Una famiglia tranquilla e riservata, di lavoratori – hanno riferito i vicini di casa dei Congiu – ma negli ultimi tempi avevano preoccupazioni per il figlio minore. I litigi erano sempre più frequenti. Si sentivano spesso urla“.
“Persone perbene e lavoratori onesti”
Antonio Forci, il sindaco di Silius, il paese di cui era originario Erminio Congiu, parla di “una famiglia di grandi e onesti lavoratori che è stata colpita da una tragedia. La coppia, come tanti altri sardi, era emigrata quarant’anni fa ma tornava ogni estate qui in paese“. “Grazie al loro lavoro sono riusciti a prendersi una casa – ha detto Forciu aCastedduonline.it – e so che sognavano, una volta raggiunta l’età della pensione, di voler tornare a vivere qui.
Mi stringo attorno a entrambe le famiglie in questi momenti di grande dolore“.