All’improvviso la pattuglia della polizia, la «Volante», è stata circondata da una quarantina di ragazzi di origine nordafricana. E in viale Enrico Martini, al Corvetto, martedì pomeriggio intorno alle 16, per poco non è scoppiato il caos o comunque questa è stata la sensazione generale, l’aria che si respirava. Almeno fino a quando non sono arrivati i rinforzi da parte della questura e tutto, soprattutto toni e atteggiamenti, si sono «ammorbiditi». La polizia ha potuto così ammanettare un giovane rapinatore che aveva appena aggredito un connazionale e denunciare una sua complice, una ragazza italiana particolarmente agguerrita.
In realtà la «miccia» di questa storia di strada – una zuffa seguito da un assalto a scopo di rapina – era stata accesa poco prima e a due passi da lì, in piazza Gabrio Rosa, per una questione rivelatasi poi più pretestuosa che di principi come invece appariva all’inizio. A scatenare la «rabbia» di un egiziano di 20 anni sembrava essere stata infatti la domanda di un connazionale 18enne che, a passeggio con la fidanzatina, si era fermato per chiedergli una sigaretta. Tanto è bastato per far scattare l’ira del connazionale che ha risposto: «Fumi? E perché? C’è il Ramadan!». E con la scusa che durante il mese dedicato dagli islamici al digiuno e all’autodisciplina di giorno non si fuma, il ragazzino che aveva chiesto la sigaretta all’improvviso si è ritrovato circondato da quattro giovani, tra cui il 20enne e una ragazza italiana di 19 anni, che lo hanno assalito e rapinato del borsello, per poi fuggire verso viale Martini. Con il giovane derubato che, senza darsi per vinto, li inseguiva.
Davanti a tanta veemenza qualcuno ha pensato bene di lanciare l’allarme attirando l’attenzione degli agenti di una «Volante» che passava da quelle parti. A quel punto però è accaduto qualcosa di inaspettato: la rissa, anziché disperdersi, è peggiorata, scatenando una vera e propria zuffa di quartiere che ha coinvolto decine di persone.
Tutto sarebbe degenerato quando la polizia – impegnata in viale Martini ad ammanettare l’egiziano 20enne che nel frattempo si era liberato del borsello rapinato buttandolo sotto una vettura (verrà ritrovato lì e riconsegnato al legittimo proprietario) – ha dovuto occuparsi anche della 19enne. La ragazza infatti si è frapposta tra l’amico e l’agente e ha sputato sulla «Volante» nel tentativo di bloccare l’arresto. Così, in pochi minuti, la pattuglia della polizia si è trovata circondata da una quarantina di ragazzi nordafricani, anche loro giunti in supporto dell’arrestato.
Con l’arrivo di altre «Volanti» la polizia, oltre a portare a termine l’arresto del rapinatore egiziano, ha anche denunciato la ragazza accusandola di danneggiamento aggravato, vilipendio e resistenza a pubblico ufficiale.