Il caso politico degli ultimi giorni riguarda la Puglia, protagonisti Michele Emiliano e Antonio Decaro. Nel corso di una manifestazione a sostegno del sindaco di Bari, il governatore in quota Partito Democratico ha raccontato di aver portato Decaro – all’epoca assessore – a casa della sorella del boss Antonio Capriati e di averglielo “affidato”. Aneddoto che ha scatenato la bufera, con il presidente di Regione Puglia al centro delle polemiche. La sinistra naturalmente ha minimizzato l’accaduto, ma a smascherare i compagni ci ha pensato Giuseppe Cruciani.
Nel corso del consueto appuntamento con “La zanzara”, il giornalista ha stroncato senza mezzi termini il doppiopesismo della sinistra e in particolare del Pd. “In Puglia c’è un signore che si chiama Michele Emiliano, del Partito Democratico, il quale ha raccontato di aver portato qualche anno fa l’attuale sindaco di Bari dalla sorella di un boss per motivi vari”, ha esordito Cruciani: “Voi immaginate quello che sarebbe accaduto se al posto del governatore di sinistra ci fosse stato un governatore della destra, con la visita al boss. La sinistra avrebbe chiesto l’arresto, il 41 bis, le indagini… Adesso parlano di guasconata: che vergogna, che doppiopesismo, che scandalo”.
La linea tenuta sul caso Emiliano fa emergere tutte le contraddizioni interne al Pd, che solitamente invoca dimissioni e passi indietro anche solo per un titolo di giornale. Quando si tratta di centrodestra emerge tutta la natura giustizialista – tipica degli alleati del Movimento 5 Stelle – mentre con il presidente della Puglia avanti con i discorsi su millantate e smargiassate: “La sinistra, il Pd, quando si tratta di inchieste sui comuni amministrati da loro dicono che ci vuole il massimo del garantismo, in caso contrario avrebbero invocato qualsiasi tipo di scioglimento”, il j’accuse di Cruciani.
Pd colpito e affondato.