Il suo annuncio è arrivato inaspettato, cosa rara nel mondo della moda, luogo in cui, come in quello dello spettacolo, le notizie hanno un “iter privilegiato” nella loro diffusione. Ed è così che nel secondo giorno di primavera, stagione che riflette bene il lavoro creativo di rinascita di Pierpaolo Piccioli, arriva invece l’annuncio del suo addio dalla Maison Valentino.
Dal 2008 alla guida della maison
Piccioli era entrato in azienda nel 2008, prima insieme a Maria Grazia Chiuri, passata poi a Dior, poi dal 2016 da solo, facendo un lavoro incredibile nel rendere unici e riconoscibili i dictat della Casa di Moda, pur apportando una grande innovazione. Il suo pensiero d’addio è stato soprattutto per tutte le persone che hanno lavorato con lui in questi lunghi anni: “…con cui ho condiviso sogni e creato bellezza, con cui ho costruito qualcosa che appartiene a tutti, e che resta immutabile e tangibile. Non tutte le storie hanno un inizio ed una fine, alcune vivono una specie di eterno presente che brilla di una luce intensa, così forte da non lasciare ombre. Questo patrimonio d’amore, di sogni, di bellezza e di umanità, lo porto con me, oggi e per sempre”.
La sua storia e il grande lavoro
Fu proprio Valentino Garavani ad ingaggiare Piccioli e Maria Grazia Chiuri -che già lavoravano insieme da Fendi- per portare una ventata di novità alla linea di accessori della maison. Entrambi furono poi promossi a direttori creativi ed in seguito nel 2007, dopo il ritiro di Garavani, arrivò la meteora che durò solo un anno, Alessandra Facchinetti nella parte prêt-à-porter poi sostituita proprio da Piccioli e Chiuri.
Furono i due grandi “visionari della moda” a guidare la maison fino a che Maria Grazia Chiuri non passò a Dior lasciando dal 2016 tutto nelle mani di Piccioli che da quel momento in poi, diede un ulteriore impulso portando la sua immensa creatività al servizio della crescita del marchio in maniera moderna e futuristica. Con lui entrano nuovi testimonal, e “Valentino” diventa un “moderno esempio di pura classe” amata in tutto il mondo.
Chi lo sostituirà
Così come fece epoca il “rosso” della casa di moda, anche Picciolì fece diventare il rosa un colore inconfondibile di appartenteza al marchio. Amatissimo da star del cinema come Zendaya e Florence Pugh, sue muse, ma anche Glenn Close, Drew Barrymore, Lizzo, Gillian Anderson e Sharon Stone. Il suo addio lascerà un vuoto molto difficile da riempire. Forse la sfida, ma si tratta soltanto di voci di corridoio, potrebbe essere affrontata da Alessandro Michele, ex guru di Gucci, o addirittura vedere un ritorno di Maria Grazia Chiuri. Nel frattempo: “Una nuova organizzazione creativa per la Maison sarà annunciata presto”, fa sapere il marchio.
I ringraziamenti del Ceo di Valentino
“Sono grato a Pierpaolo per il suo ruolo di Direttore Creativo e per la sua visione, impegno e creatività che hanno portato la Maison Valentino a quello che rappresenta oggi” ha commentato Jacopo Venturini, CEO Valentino. A lui fanno seguito le parole di Rachid Mohamed Rachid, Chairman Valentino: “Estendiamo il nostro più profondo ringraziamento a Pierpaolo per aver scritto un capitolo importante nella storia della Maison Valentino.
Il suo contributo lascerà un segno indelebile”.