Dramma per Sabalenka: morto a soli 42 anni il fidanzato Koltsov

Dramma per Sabalenka: morto a soli 42 anni il fidanzato Koltsov

Lutto terribile per la tennista bielorussa Aryna Sabalenka, numero due del mondo e due volte vincitrice degli Australian Open. Konstantin Koltsov, fidanzato della campionessa ed ex giocatore di hockey su ghiaccio, è morto ieri all’età di 42 anni.

L’annuncio è arrivato dalla federazione bielorussa di hockey in un breve comunicato, precisando che il decesso è avvenuto “all’improvviso”, senza specificare altri particolari. “Siamo in lutto”, ha scritto la federazione sul suo sito web. Venticinque anni lei, quarantadue anni lui, Koltsov e la Sabalenka stavano insieme da tre anni: una coppia solida e felice, tantissime le foto di loro due sul web, come spesso accade per i personaggi famosi. Koltsov lascia tre figli, avuti da dalla precedente compagna, Julia. Per la Sabalenka un’altra tragedia privata, dopo la perdita del padre, Sergey, nel 2019. Anche lui ex giocatore di hockey e anche lui morto giovanissimo, a soli 43 anni.

Una morte ancora avvolta nel mistero. La notizia è iniziata a filtrare nella notte italiana, da un sito non ufficiale della federazione di hockey bielorussa che citava due fonti vicine alla famiglia dell’ex giocatore e della Sabalenka. Secondo siti di informazione bielorussi, Koltsov si trovava anche lui a Miami, dove la Sabalenka doveva giocare il Masters 1000, in programma questa settimana. La tennista bielorussa aveva iniziato con il piede giusto la stagione con la vittoria degli Australian Open, battendo in finale la cinese Zheng. La scorsa settimana a Indian Wells ha perso agli ottavi di finale contro la statunitense Navarro. A Miami invece, bye al primo turno in qualità di numero 2 del ranking mondiale e del tabellone, avrebbe dovuto scendere in campo domenica o lunedì contro la vincente del match tra Simona Halep e Paula Badosa. Ora difficilmente lo farà.

La carriera di Koltsov

Ha iniziato a giocare per il Junactva Minsk nella prima divisione bielorussa durante la stagione 1997-98, e si è trasferito al Severstal Cherepovets russo per la stagione successiva. A causa della sua incredibile velocità e maneggevolezza, veniva spesso chiamato “Russian Rocket II” per via del suo stile di gioco simile a quello del grande russo Pavel Bure. Poi il grande salto negli Stati Uniti, dove ha disputato 144 partite di NHL con i Pittsburgh Penguins a metà degli anni 2000. Ha anche partecipato con la nazionale bielorussa a due edizioni dei Giochi Olimpici Invernali, nel 2002 a Salt Lake City e nel 2010 a Vancouver.

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