Rugby, la rimonta del Galles non basta. L’Italia vince 24-21 a Cardiff

Rugby, la rimonta del Galles non basta. L’Italia vince 24-21 a Cardiff

L’Italia riesce a fare ancora meglio di quanto visto all’Olimpico nella storica vittoria contro la Scozia. Il quindici di Quesada domina in lungo e in largo il Galles a Cardiff, per poi subire due mete nel finale che rendono davvero bugiardo il risultato. Gli Azzurri chiudono il miglior Sei Nazioni di sempre, consegnando il temuto cucchiaio di legno ai Dragoni. Una prova clamorosa dell’Italrugby, che sembra aver davvero svoltato l’angolo.

Le scelte di Quesada

Dopo la storica vittoria dell’Olimpico contro la Scozia, Quesada è costretto ad operare diversi cambi nel XV titolare. Ange Capuozzo non sarà della partita, visto che ha rimediato una frattura della falange intermedia del terzo dito della mano sinistra. Indisponibili anche Canali, Ceccarelli, Gesi, Izekor e Mori. Ecco perché l’ex Pumas sceglie un triangolo allargato inedito, con il rientrante Pani al fianco di Lynagh e Ioane. Confermati invece i centri Brex e Menoncello, molto positivi in questo Sei Nazioni, mentre interessante la scelta di Varney alla mediana, accanto a Garbisi.

Quesada Italia Scozia

Ancora cambiamenti nella terza linea, dove accanto a capitan Lamaro e a Negri torna dal primo minuto Lorenzo Cannone, recuperato dall’infortunio. In seconda linea ci sono sia Niccolò Cannone che Ruzza mentre a gestire la prima fase del contatto in mischia saranno Ferrari, Nicotera e Fischetti, che hanno fatto benissimo con la Scozia. L’obiettivo numero 1 dell’Italia sarà battere i padroni di casa ma, visti i 4 punti di distacco in classifica, per rimanere davanti potrebbe bastare una sconfitta con uno o due punti di bonus.

North Galles Italia

L’Italia domina a Cardiff

Al calcio d’inizio non ci vuole molto per rendersi conto che la pressione di dover riscattare un Sei Nazioni disastroso ha giocato un brutto scherzo ai Dragoni. Galles nervoso, falloso, impreciso che commette errori inspiegabili a questo livello. L’Italia non ha problemi ad approfittarne, mettendo una prestazione praticamente perfetta, dominando senza problemi in tutti i fondamentali. Con la mischia azzurra che torna ad essere decisiva, i placcaggi funzionano e, incredibile a dirsi, gli Azzurri trovano il modo di mettere azioni continue, fluide. Nei primi minuti il Galles è costretto a qualche errore di troppo, mandando due volte Garbisi a cercare l’H: l’apertura azzurra è perfetto, portando l’Italia avanti 6-0.

Gli attacchi dei Dragoni trovano sempre le chiusure di Lamaro, le touches sono dominate da un Ruzza perfetto e le prime linee mandano in confusione totale la difesa dei padroni di casa. Al 18’ una fase di avanzamento continua mette in crisi la retroguardia gallese, costretta a scendere in trincea per fermare le avanzate azzurre. Alla fine, però, Ioane trova il varco giusto e schiaccia in meta: purtroppo, però, Garbisi non riesce a convertire, fissando il punteggio sull’11-0. In un Principality Stadium che certo non si aspettava di vedere una prova del genere dal quindici di Warren Gatland, i rossi continuano a sbagliare troppo, consentendo all’Italia di chiudere ogni varco e portare all’intervallo un vantaggio netto. L’unico cruccio è che gli Azzurri non siano riusciti a chiudere del tutto una partita dominata in lungo e in largo.

Un punteggio bugiardo

Al rientro in campo dagli spogliatoi, il pubblico del Principality Stadium si rende conto che il quindici di Gatland ha bisogno di trovare qualche giocata vincente per rientrare in partita. L’approccio dei Dragoni è migliore, con qualche errore di meno, ma la difesa azzurra continua a negare grosse soddisfazioni ai padroni di casa, che continuano a sprecare troppo. Quesada nervoso in panchina, gli Azzurri stanno concedendo troppo. Per fortuna che, proprio nel momento migliore dei gallesi, l’Italia trova un contropiede micidiale: pallone recuperato a centrocampo, corsa sulla destra che consegna a Lorenzo Pani l’ovale con abbastanza spazio. L’avanti fiorentino ne approfitta al meglio, seminando i difensori e riuscendo con una serpentina a schiacciare in meta. Garbisi stavolta è preciso e segna la conversione che porta l’Italia avanti 18-0.

Visto il vantaggio importante, l’Italia inizia a fare qualche errore di troppo, consentendo al Galles di avere diverse occasioni di riportarsi in partita, frustrate comunque dall’ottima difesa azzurra. Al 61’ svarione della difesa, con il Galles sicuro di segnare una meta: per fortuna il nuovo entrato Vintcent fa un placcaggio miracoloso. Tre minuti dopo, invece, la rolling maul dei Dragoni mette Dee in posizione di schiacciare: ci vuole qualche minuto prima che il Tmo decida che la meta è valida. Nel momento migliore del Galles, l’Italia ha la forza di approfittare di un paio di falli dei padroni di casa, cercando i pali da distanza importante. Prima Garbisi poi Page-Relo mettono i sei punti della sicurezza.

Pani meta Galles Italia

Sul 24-7, a pochi minuti dalla fine gli Azzurri si rilassano un po’ troppo, soffrendo l’aggressività dei Dragoni, ansiosi di rendere meno pesante la sconfitta. Al 78’ la difesa in trincea dell’Italia è costretta ad alzare bandiera bianca quando Will Rowlands schiaccia la meta della speranza. Lloyd converte il punto del 24-14 ma il Galles non ha ancora finito, trovando il modo di liberare la velocità di Grady, che trova ancora una meta. Lloyd converte e fissa il punteggio sul 24-21 finale. Un punteggio decisamente bugiardo, visto che l’Italia ha dominato in tutti i fondamentali dal primo al 78° minuto.

Il tabellino

GALLES XV: 15 Winnett, 14 Adams, 13 North, 12 Thompkins, 11 Dyer, 10 Cortelow, 9 Williams, 8 Wainwright, 7 Reffell, 6 Mann, 5 Beard, 4 Jenkins, 3 Lewis, 2 Dee, 1 Thomas. Allenatore: Warren Gatland

ITALIA XV: 15 Pani, 14 Lynagh, 13 Brex, 12 Menoncello, 11 Ioane, 10 Garbisi, 9 Varney, 8 Cannone, 7 Lamaro (c), 6 Negri, 5 Ruzza, 4 Cannone, 3 Ferrari, 2 Nicotera, 1 Fischietti. Allenatore: Gonzalo Quesada

Marcatori: 5’ p. Garbisi (I), 13’ p. Garbisi (I), 19’ m. Ioane (I), 45’ m. Pani + Garbisi (I), 64’ m. Dee + Cortelow (G), 70′ p. Garbisi (I), 73′ p. Page-Relo (I), 78′ m. Rowlands + Lloyd (G), 81′ Grady + Lloyd (G)

Ammoniti: –

Espulsi: –

Arbitro: Mathieu Raynal (Francia)

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