La stufa elettrica e il rogo. Stefania morta con i 3 figli

La stufa elettrica e il rogo. Stefania morta con i 3 figli

Stava dormendo con i suoi bambini nel lettone e non si è accorta del fumo nero, prodotto da un corto circuito, che lentamente ha riempito la camera, uccidendo lei e i tre figli, due gemelli di due anni e una bambina di sei. La tragedia è avvenuta nella notte nella periferia di Bologna, in zona Barca.

A scatenare l’inferno è stata una stufetta elettrica usata per riscaldare la stanza dell’appartamento al quarto piano in via Bertocchi, dove la famiglia viveva da un paio di anni. Le vittime sono Stefania Alexandra Nistor, 32 anni, di origine romena e i suoi bambini: i gemelli, Mattia Stefano e Giulia Maria, 2 anni appena compiuti, e la sorellina più grande, Giorgia Alejandra, di 6 anni. Il padre delle tre piccole vittime, George Panaite Birta, non viveva più con loro. La coppia era separata da poco, anche se i rapporti tra i due erano ottimi. L’uomo era rimasto a lavorare a Bologna e andava spesso a trovare i suoi bambini, che frequentavano l’asilo nido e la scuola materna. Anche la mamma lavorava. Non è stato facile per i soccorritori trovarsi di fronte ad una famiglia distrutta: quattro persone soffocate nel sonno dal fumo tossico sprigionato da un incendio di modeste dimensioni ma letale per i suoi effetti. Sarebbe stato il monossido di carbonio, dunque, la causa della tragedia. Fatale un guasto alla stufetta usata per scaldarsi, nonostante il condominio fosse dotato di riscaldamento centralizzato che si spegne alle 23.

Il corto circuito si è verificato poco prima della mezzanotte. Verso quell’ora i vicini si sono svegliati sentendo un forte odore di fumo che proveniva dal quarto piano del palazzo. Quando sono arrivati i vigili del fuoco, allertati dall’inquilino del quinto piano e entrati in casa dalla finestra del cortile, la tragedia era compiuta: i bambini erano già morti nel letto, mentre la donna è deceduta durante la corsa disperata verso l’ospedale Maggiore. L’intervento dei vigili del fuoco si è concluso verso le cinque del mattino. Sul posto è arrivato il papà dei bambini, che vive in un’altra casa, e i nonni materni. Quando all’uomo è stato spiegato che nessuno della sua famiglia era sopravvissuto ha avuto un malore ed è stato portato in ospedale. Più tardi, in segno di lutto, ha postato su Facebook l’immagine di una candela bianca avvolta da un nastro nero incrociato. Tanti i messaggi di condoglianze lasciati da parenti e amici sotto il post. La Procura di Bologna ha aperto un fascicolo e le indagini sono affidate alla polizia. L’appartamento è stato posto sotto sequestro per i necessari accertamenti, anche se dalle prime verifiche dei vigili del fuoco la causa della tragedia sembrerebbe del tutto accidentale.

La disgrazia ha colpito molto la città. Il sindaco, Matteo Lepore, ha espresso il suo cordoglio e quello di tutti i cittadini assicurando che garantirà il supporto necessario al papà dei tre bimbi e ai familiari. Solidarietà anche dal ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, che ha ringraziato gli operatori dei vigili del fuoco e della polizia. Il presidente di Acer Bologna, Marco Bertuzzi, ha invitato a non usare le stufette elettriche: «Non producono nessun beneficio in termini di risparmio energetico e spesso provocano cortocircuiti che causano tragedie».

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