È ancora allarme Id Spoofing, con numerose segnalazioni che continuano ad arrivare alle forze dell’ordine. Purtroppo questa truffa viene largamente utilizzata dai cyber-criminali per raggirare soggetti fragili, come gli anziani, che in questo modo cedono dati personali o compiono operazioni bancarie fidandosi del loro interlocutore. I malviventi, infatti, si fingono agenti delle forze dell’ordine, oppure impiegati di istituti di credito, e così ottengono le informazioni a cui mirano.
Cos’è l’Id Spoofing
Per Spoofing si intende un attacco informatico che agisce mediante la falsificazione dell’identità (spoof). I criminali sono in grado di falsificare diverse informazioni, fingendo di essere qualcun altro, e in questo modo riescono a mettere in scena il loro raggiro, ottenendo informazioni riservate e credenziali delle vittime.
Esistono diverse tipologie di Spoofing, che si dividono per livelli di pericolosità. L’Id Spoofing rientra in uno di quelli più elevati e consiste nel falsificare l’Id del soggetto chiamante mediante VoIP. La chiamata VoIP permette di effettuare una telefonata utilizzando la connessione ad Internet o una rete dedicata, piuttosto che la rete telefonica tradizionale. Solitamente le chiamate arrivano dall’estero e l’interlocutore afferma di essere un carabiniere, un agente di polizia, un impiegato della banca oppure un dipendente di una società di fornitura elettrica. L’obiettivo è convicere chi risponde a cedere informazioni sensibili quali password e credenziali d’accesso, oppure a effettuare false operazioni bancarie che lo porteranno invece a perdere i propri risparmi.
I truffatori sanno dove colpire. Contattano persone sole, specialmente anziani. Si presentano come carabinieri, tecnici, impiegati di banca. Al telefono convincono le vittime a cedere dati riservati. Dal vivo, invece, riescono a farsi consegnare denaro o gioielli parlando di gravi incidenti avvenuti ai familiari di coloro che hanno preso di mira.
Il consiglio delle forze dell’ordine
L’ultimo caso di truffa con Id Spoofing risale a poche settimane fa, quando un pensionato di Pregnana Milanese è finito nella trappola. “Certamente il consiglio più importante è quello di diffidare degli sconosciuti, in quanto i truffatori si presentano con apparenza distinta, sorriso cordiale, massima disponibilità, al fine di conquistare la fiducia delle vittime per introdursi nelle loro abitazioni pronti ad appropriarsi di denaro e gioielli“, consigliano i carabinieri, come riportato da Il Giorno.
I militari hanno voluto ricordare che quando loro si presentano personalmente da qualcuno non arrivano mai da soli, ma sono sempre in coppia. Non solo. I carabinieri indossano la divisa, sono in possesso di un tesserino identificativo e hanno l’auto di servizio. Inutile dire che i militari non chiedono che vangano loro consegnati denaro o gioielli.