Nuovo drone rivoluzionario per Pechino: cosa può fare il “piccolo falco” cinese

Nuovo drone rivoluzionario per Pechino: cosa può fare il "piccolo falco" cinese

Per alcuni assomiglia ad un ornitottero. Altri lo paragonano invece ad un piccolo falco, dal quale non a caso prende il suo nome. È questo l’ultimo drone realizzato dalla Cina, un velivolo senza pilota ideato dai principali produttori di Uav del Paese nel settore militare e in grado di volare battendo le ali. Sviluppato da un gruppo di ricerca sulla bionica degli aerei con la Northwestern Polytechnical University, con sede a Xi’an, Little Falcon, che ha le stesse dimensioni di un uccello, ha fatto il suo debutto in alcune recenti immagini trasmesse dalla China Central Television (CCTV).

Il drone uccello della Cina

Le prime immagini mostrano un drone dotato di un’agilità senza precedenti che potrebbe segnare un potenziale cambio di paradigma nelle applicazioni di sorveglianza aerea e ricognizione. I media cinesi lo hanno acclamato come lo Uav più simile ad un uccello al mondo, attribuendo la sua eccezionale agilità ad un nuovo meccanismo a manovella a cono che imita il modello di allungamento e piegamento naturale delle ali osservato negli uccelli.

Secondo le ultime indiscrezioni, il “piccolo falco” cinese presenta una serie di caratteristiche cruciali attraverso meticolose ottimizzazioni del design. Elenchiamo, ad esempio, la capacità di piegare le ali in volo, regolare la velocità del loro sbattimento, piegare un’ala in modo indipendente e bloccarle entrambe per effettuare manovre di planata.

L’ultimo progresso di Pechino

Little Falcon è legato a doppia mandata agli scienziati della Northwestern Polytechnical University, istituto noto per i suoi contributi ai veicoli aerei senza pilota e per lo sviluppo della tecnologia ipersonica. L’associazione dell’università alle forze armate cinesi, inoltre, aveva tra l’altro portato alla sua inclusione nell’elenco delle entità sanzionate dagli Stati Uniti. In ogni caso, secondo il think tank Australian Strategic Policy Institute, quella citata è “l’unica università cinese che ospita un laboratorio di difesa Uav, e che produce la serie ASN di Uav attraverso la sua società controllata, Aisheng Technology Group Co., Ltd“. “L’esercito cinese è il principale cliente dell’azienda, che una volta affermava di produrre il 90% dei droni cinesi“, ha aggiunto la fonte.

Questi droni, ispirati alla meccanica del volo degli uccelli, rappresentano un passo avanti fondamentale nella tecnologia aeronautica cinese. Secondo gli esperti, sembra esserci una notevole somiglianza tra gli ornitotteri altamente biomimetici e gli uccelli veri, soprattutto ad altitudini più elevate, che li rende difficili da distinguere a occhio nudo. Mentre i moderni velivoli ad ala fissa e ad ala rotante impiegano varie tecnologie per migliorare le capacità furtive, gli ornitotteri raggiungono la furtività grazie alla loro somiglianza con gli uccelli. Questo mimetismo naturale consente loro di mimetizzarsi perfettamente con l’ambiente circostante, rendendoli meno rilevabili sia dall’osservazione radar che visiva.

In attesa di ulteriori test, velivoli del genere potrebbero rivelarsi ideali per missioni di ricognizione, sorveglianza e attacco di precisione in scenari di operazioni speciali. Inoltre, rappresentano un disturbo minimo per la fauna selvatica, il che li rende strumenti preziosi per il monitoraggio ecologico e gli sforzi di protezione ambientale.

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