“In cucina a fare tagliatelle…”, bufera sul preside per i commenti sulla guardalinee ferita

"In cucina a fare tagliatelle...", bufera sul preside per i commenti sulla guardalinee ferita

Gli studenti del liceo G.P. Vieusseux di Imperia hanno deciso di inscenare una protesta nei confronti del preside dell’istituto scolastico Paolo Auricchia, a causa di un commento da lui pubblicato sul caso della guardalinee rimasta ferita in Spagna durante la gara di Liga tra Real Betis e Athletic Bilbao. Guadalupe Porras si era scontrata violentemente contro una telecamera a bordocampo, procurandosi una vistosa ferita al capo e trasformandosi in una maschera di sangue.

Dopo l’episodio sui social erano comparsi numerosi commenti sessisti, alcuni dei quali presenti sul sito de La Gazzetta dello Sport. Proprio questi ultimi erano stati inseriti in un post pubblicato su LinkedIn dal presidente del Comitato Italiano Scienze Motorie Daniele Iacò, ed è qui che il preside del G.P. Vieusseux di Imperia Paolo Auricchia ha scritto la frase incriminata che ha portato alla sollevazione degli studenti del liceo.

“Sì vabbè…però oggettivamente se fosse stata in cucina a preparare tagliatelle (cosa degnissima, che con ogni probabilità non sa fare), non si sarebbe fatta male, tesoro….”, aveva scritto il dirigente scolastico. Il commento è in breve divenuto virale, facendo il giro dei social e diventando di pubblico dominio tra gli studenti del liceo, che sono subito insorti annunciando una manifestazione contro il dirigente scolastico.

“Dopo esserci consultati tra di noi, come protesta verso le parole allucinanti del preside Auricchia, abbiamo deciso di optare per un corteo pacifico che partirà da davanti alla scuola alle ore 7 e 50 e proseguirà prima sotto il provveditorato (palazzo della provincia) in piazza Roma, per chiedere le dimissioni del preside e successivamente il corteo si sposterà davanti al Comune”, si legge nella nota. “Le parole del preside non possono e non devono passare in sordina, quindi nessuno entrerà a scuola domattina”, conclude il comunicato. Finito al centro della bufera, il preside si è difeso dicendo di aver semplicemente espresso un suo libero pensiero e rifiutandosi di rimuovere il post pubblicato su LinkedIn.

Come annunciato, stamani gli studenti si sono dati appuntamento nel cortile della scuola, coi ragazzi che indossavano grembiuli e impugnavano mattarelli e le ragazze che portavano magliette delle squadre di calcio.“Fate il vostro lavoro, non criticate quello degli altri”, “Parità non solo l’8 marzo”, “Auricchia le tagliatelle puoi farle anche tu”,“No tagliatelle gusto maschilismo”, “In cucina si, ma allo stadio no?”, si legge in alcuni cartelli esposti dagli studenti, che chiedono le dimissioni del loro dirigente scolastico. E ancora:“Non hai diritto di essere chiamato uomo se non hai rispetto per le donne”, “Non so fare le tagliatelle ma so spiegare l’importanza di Cambiaso nel 3-5-2 di Allegri”.

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