La Roma di De Rossi è anche questa: all’ultimo respiro evita la prima caduta esterna della nuova gestione tecnica grazie al destro di Llorente su assist di Ndicka. Un gol costruito al 95′ dai difensori in una serata nera degli attaccanti giallorossi. Per l’ottava volta nell’era DDR segna almeno due reti (non accadeva dal 2020) e nella rincorsa al quarto posto rosicchia un punticino al Bologna, battuto in casa sabato dall’Inter.
Con Mourinho, probabilmente (ma non esiste la controprova), la Roma avrebbe perso la gara di Firenze. Ma l’attuale Roma rigenerata dall’ex Capitan Futuro sa soffrire e rialzarsi anche nei momenti di difficoltà. La Fiorentina, due volte avanti, può rammaricarsi per il suo principale difetto della sua stagione: l’idiosincrasia ai tiri dal dischetto. Il match point della gara arriva sui piedi di Biraghi dopo il rigore conquistato con esperienza dall’ex Belotti, ma Svilar (già eroe nella lotteria dagli undici metri con il Feyenoord) sventa la conclusione del capitano viola. Diventano quattro (su sette) gli errori dal dischetto della truppa di Italiano.
Dybala, uscito in anticipo per un fastidio muscolare da valutare nei prossimi giorni, appare spento dopo una serie di prestazioni di grande qualità, anche se dal suo piede nasce l’azione del gol di Aouar. Lukaku si ferma a un tiro nello specchio dopo tre minuti. Ma della Roma sorprende soprattutto la difficoltà nella costruzione del gioco ammirata in questo periodo della nuova gestione.
DDR lo aveva annunciato pochi minuti prima del fischio iniziale: «Ammiro questa Fiorentina, può metterci in difficoltà». E in effetti nel primo tempo la Roma tiene di più la sfera, ma va sotto nel punteggio con il secondo gol stagionale in A di Ranieri dopo quello al Torino (il 12° di testa dei viola, nessuno ha fatto meglio in campionato) e rischia di incassare il secondo in più occasioni. La difesa a tre non convince, Sottil tiene in apprensione i giallorossi sulla fascia, tanto che capitan Mancini rischia più volte il secondo giallo e viene tolto dalla contesa dopo mezz’ora di gara. L’inizio di ripresa è più confortante per la Roma: altro passo, difesa a quattro meglio assestata e maggiore presenza nell’area viola. Il pareggio dell’algerino Aouar è la logica conseguenza della reazione giallorossa. La Fiorentina riguadagna subito metri e trova il 2-1 con Mandragora che approfitta di un pasticcio della retroguardia ospite. Ma dopo l’errore di Biraghi, la Roma trova nell’ultima azione l’insperato 2-2 e sale a -3 dal Bologna, ricacciando indietro in classifica l’Atalanta.