“Ma quali Ufo”. Il Pentagono smentisce gli avvistamenti

"Ma quali Ufo". Il Pentagono smentisce gli avvistamenti

Gli episodi di recente venuti alla ribalta, tra la presentazione degli esami di laboratorio effettuati sui resti mummificati di presunti alieni rinvenuti in Perù, le rivelazioni dell’ex esponente dell’intelligence David Grusch e l’avvistamento di un oggetto volante non identificato fatto dai militari ucraini sui cieli di Donetsk, hanno portato a riemergere con forza le teorie, alcune delle quali bizzarre, secondo cui il governo degli Stati Uniti in passato avrebbe già avuto contatti con gli extraterrestri, beneficiato addirittura di tecnologia aliena per realizzare dei velivoli.

È in quest’ottica che si inserisce il rapporto pubblicato dal Pentagono, secondo cui si tratterebbe semplicemente di “credenze popolari e dicerie”. Una revisione delle attività del governo degli Stati Uniti relative ai “fenomeni anomali non identificati (UAP) firmata dal Dipartimento della Difesa non avrebbe trovato evidenze tali da poter affermare che l’intelligenza extraterrestre abbia visitato la Terra o che le autorità abbiano recuperato veicoli spaziali alieni precipitati e li stiano nascondendo al pubblico”. Tale revisione, stando a quanto riferito dal Pentagono, si baserebbe su una serie di documenti classificati e non classificati prodotti a partire dal dopoguerra.

Non ci sarebbe“alcuna prova che ogni avvistamento di un UAP sia da riferire a tecnologia extraterrestre”. Le segnalazioni di oggetti volanti o sospetti velivoli alieni sarebbero ricollegabili a “oggetti e fenomeni ordinari e il risultato di un’errata identificazione”. Nel suo rapporto l’AARO (All-domain Anomaly Resolution Office) sostiene che“sulla base di tutte le informazioni fornite fino ad oggi, le affermazioni che coinvolgono persone specifiche, luoghi noti, test tecnologici e documenti presumibilmente coinvolti o correlati al reverse engineering della tecnologia extraterrestre, sono imprecise”.

Qualche dubbio resta sul materiale analizzato per arrivare a conclusioni del genere: in tantissimi dubitano del fatto che gli investigatori abbiano davvero avuto accesso a tutto il materiale e ai documenti secretati dai vari governi che si sono succeduti. Una domanda, questa, che non avrà mai una risposta certa. Si afferma solo che agli investigatori dell’ufficio è stato“garantito pieno accesso a tutti i dati sensibili pertinenti”: bisognerebbe, pertanto, fare un atto di fede dando per scontato che questo passaggio corrisponda alla piena realtà.

D’altro canto si afferma che“gli Ufo sono reali e il governo ne è consapevole. Ma ciò non significa che sappiamo cosa sono e che siano segni di tecnologia aliena”. L’obiettivo pare quindi quello di destrutturare la consistenza del materiale e delle prove raccolte da testimoni, ex dipendenti dell’intelligence e semplici appassionati, bollandole come frutto di un fenomeno alimentato dalla cultura popolare di quel periodo compreso tra il dopoguerra e gli anni Sessanta e Settanta, tra libri, fumetti e cinema. E tanta fantasia.

“Un tema ricorrente nella cultura pop è quello che” i governi degli Usa, o il ‘deepstate’ “abbiano recuperato diversi veicoli spaziali extraterrestri e resti biologici extraterrestri e cospirato dagli anni ’40 per mantenere questo sforzo nascosto al Congresso degli Stati Uniti e al popolo americano”. Alcune persone informate dei fatti, di cui non sono state rese note le generalità, avrebbero riferito all’AARO che spesso i fenomeni UAP erano in realtà dei progetti segreti di sviluppo di tecnologie militari classificate non riferibili a extraterrestri.

Secondo un sondaggio Gallup del 2021, più del 40% degli americani ritiene che veicoli spaziali alieni abbiano visitato la Terra, un dato in netta crescita rispetto al 33% del 2019.

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