La Casa di Coventry scelse il palcoscenico del Salone di Parigi per presentare nel 2002 la nuova Jaguar XJ (sigla di progetto X350). Si trattava di un modello completamente inedito dal punto di vista tecnico e tecnologico rispetto alle precedenti sei generazioni, ma allo stesso tempo può essere considerata anche l’ultima ammiraglia della Casa britannica a poter vantare uno stile classico e senza tempo.
Jaguar XJ (X350), monoscocca in alluminio
Come anticipato in precedenza, la nuova XJ vantava soluzioni tecniche decisamente all’avanguardia, a partire dalla carrozzeria monoscocca in alluminio. La produzione dei componenti in alluminio dedicati alla vettura aveva spinto gli uomini della Casa inglese a ristruttura la fabbrica di Castle Bromwich per realizzare il nuovo e avanzato reparto per lo stampaggio.
Più grande e spaziosa
Questa settima generazione dell’ammiraglia Jaguar vantava dimensioni più importanti rispetto alla precedente serie, cosa che garantiva una maggiore abitabilità e un vano bagagli più spazioso. Nonostante l’aumento di centimetri, la vettura era comunque più leggera di ben 200 kg rispetto alla XJ che andava a sostituire (grazie al già citato uso di alluminio), oltre ad essere anche più agile e maneggevole su strada.
Abitacolo opulento
L’abitacolo era un vero e proprio tripudio di lusso e opulenza; infatti, su questa vettura spicca l’ampio uso di pellami pregiati come quella Connolly e legni rari che impreziosivano tutta la plancia e i pannelli porta. La vettura però non rinunciava alla tecnologia, infatti sulla console c’è spazio per l’ampio schermo dedicato al navigatore satellitare, climatizzatore bi-zona e impianto audio Alpine ad alta fedeltà.
Le motorizzazioni
Al momento del suo debutto, la nuova XJ veniva offerta con quattro unità a benzina: si partiva dal V6 3.0 litri da 238 CV della versione “XJ6”, seguito dal V8 3.5 litri da 258 CV e dal V8 4.2 litri da 298 CV, con quest’ultimo offerto anche nella potentissima variante sovralimentata da 396 CV (XJR). Tutte le motorizzazioni erano gestite dall’inedito cambio automatico a 6 marce ZF6HP. Nel 2005 arriva anche il diesel 2.7 litri biturbo da 204 CV. La sicurezza e l’efficiente Handling erano garantiti dalla presenza di: controllo dinamico della stabilità, controllo della trazione e sospensioni elettroniche (Jaguar CATS). Nel2004 arriva la versione a passo lungo (LWB, Long Wheel-Base), seguita dalla la Super V8 Portfolio e dopo 12 mesi la ricca versione Daimler, dopo ben 7 anni di assenza.
La X358 del 2007
Nel 2007 venne presentata la nuova XJ (sigla di progetto X358), ovvero una versione aggiornata della serie precedente, con alcuni dettagli che richiamavano la sportiva XK, svelata il medesimo anno. Dal punto di vista estetico, le novità si concentravano nel frontale che regalava una vista d’insieme più aggressiva insieme ad altri nuovi dettagli. Nel 2009, Jaguar sostituì questa ottava generazione con una nuova Xj, totalmente stravolta sia nelle linee che nella filosofia, ponendo di fatto fine ad un’epoca.