Ci sono voluti novantacinque minuti alla Fiorentina per avere la meglio su un Maccabi Haifa che per larghi tratti ha dominato il match. Toscani spesso troppo leggeri, con una difesa ballerina e spaesata, incapace di chiudere gli spazi agli attacchi degli israeliani. Italiano e i suoi ragazzi la rimontano con estrema fatica, grazie a una pennellata di Barak, entrato nei minuti finali, che vale il 4-3. Il ceco si rivela ancora una volta l’uomo di coppa, come nella scorsa Conference League. Il ritorno a Firenze, alla luce di questo rocambolesco risultato, fa meno paura.
Italiano rilancia Nzola
Italiano deve fare a meno di Arthur e Martinez Quarta, insieme a Kouame. Il tecnico dei gigliati si affida all’usato sicuro e in questa sfida fa sedere in panchina Belotti per rilanciare il pupillo Nzola. L’ex Spezia è chiamato a fare la prestazione dopo un’annata altamente deludente. Fiducia, invece, a Beltran con il nuovo ruolo di collante fra trequarti e attacco. Al fianco dell’argentino agiranno la qualità di Gonzalez e l’estro di Ikoné.
Primo Tempo
Parte subito forte la Fiorentinta che al 2′ passa in vantaggio grazie a un bella manovra orchestrata sull’esterno destro, con Kayode che pesca benissimo Nzola ben posizionato in area di rigore. Per l’angolano è un gioco da ragazzi depositare il colpo di testa in rete. Sotto la pioggia battente di Budapest, si mette bene per i viola. Gli avversari, però, non si disuniscono e al 7′ spaventano tremendamente i viola, che rischiano di tracollare con il destro di Anan Khalaili. Il tiro del talento israeliano – anche se in offside – finisce di poco a lato della porta di Terracciano.
Al 12′ il Maccabi Haifa pareggia il match: dagli sviluppi di corner Seck si ritrova con il pallone tra i piedi, dopo un fortunoso rimpallo, che non esita a calciare alle spalle di Terracciano. Tutto da rifare. La Fiorentina dopo il pareggio torna ad affacciarsi in area di rigore del Maccabi al 25′, quando Ikoné, dopo una bella serpentina, serve Kayode che incuneato timidamente sull’esterno destro fa sfumare una bella trama di gioco. Al 27′ Pierrot si invola in area di rigore e con un destro potente sporca i guantoni di Terracciano che si rifugia in angolo. Toscani un po’ svagati.
Al 28′ Ikoné crea scompiglio nell’area israeliana, seminando il panico con il suo dribbling particolarmente ispirato. Il francese però non concretizza, come troppo spesso gli capita da quando indossa la maglia viola. Sul ribaltamento di fronte, Kinda esegue un movimento perfetto, brucia Kayode e con freddezza fulmina Terracciano. Maccabi che ribalta il match con merito e mostra la fragilità del comparto difensivo dell’undici di Italiano.
Al 33′ ancora uno spavento per la Fiorentina che lascia troppi spazi ai suoi avversari. Stavolta Milenkovic e compagni vengono salvati da Pierrot, beffato sul più bello da una zolla che cambia la traiettoria alla sfera. Passano i minuti e la Fiorentina non sembra riemergere dalla sabbie mobili in cui sembra precipitata. Timido squillo degli ospiti al 43′: Beltran imbuca bene per Nzola, che spalle alla porta non riesce a girarsi.
L’allenatore del Maccabi, Degu, inventa una bella strategia che imbriglia la manovra della formazione di Vincenzo Italiano, che fa una fatica terribile ad alzare il ritmo e a prendere in mano le redini della partita. Dopo tre minuti di recupero finisce il primo tempo. Nervosismo tra le fila dei gigliati, con Italiano che viene ammonito dall’arbitro. Ritorno negli spogliatoi con le ossa rotte per i toscani, spaesati e poco concentrati, pur essendo andati in vantaggio immediatamente. Buona la performance degli israeliani, che dopo aver subito lo svantaggio ribaltano la partita con piglio e tenacia.
Secondo tempo
Nella ripresa le due squadre tornano in campo con gli stessi uomini. Al 48′ Mandragora perde una palla sanguinosa a centrocampo, che permette al Maccabi di involarsi verso il centro con Pierrot, che stavolta non riesce a inquadrare la porta. Al 52′ il Maccabi colpisce ancora in contropiede, ma stavolta sempre Pierrot sbaglia – seppur in fuorigioco – da pochissimi metri. Brava la squadra in maglia verde a sfruttare la profondità e a pungere con rapidità. Fiorentina mollacciona e poco determinata anche in questa porzione di secondo tempo.
Beltran prova a dare una scossa ai suoi, approfitta del rinvio sballato di Keouf servendo Biraghi a sinistra, che fa partire un buon cross sul quale si avventa Nzola di testa. Calcio d’angolo che viene sprecato dai viola. È il preludio al gol del pari che arriva al 58′: sponda di Nzola per Beltran, l’argentino entra in area di rigore e con un colpo da biliardo la mette nell’angolo più lontano. È 2-2.
Sull’onda dell’entusiasmo, la Fiorentina alza la testa e il baricentro, creando un’altra buona occasione con Duncan che penetra facilmente nella difesa israeliana, calcia e sul rimpallo si avventa Nzola che non riesce a trovare lo specchio di porta. Al 62′ Ikonè prova a sorprendere il portiere avversario con una puntata sul primo palo, ma Keouf risponde presente. Sempre una viola tambureggiante cerca di mettere la freccia del sorpasso, ma Mandragora si mangia un gol fatto: Nico pennella una torre perfetta per l’ex granata, che posizionato sul secondo palo la spara fuori.
La più classica delle massime recita “gol sbagliato, gol subito”, ed ecco che al 66′ il Maccabi torna in vantaggio: il talento Khalaili brucia prepotentemente Ranieri e con un diagonale violento fredda Terraciano. È 3-2. Un colpo da ko, ma la Fiorentina non ci sta. Al 70′ Beltran sfiora il secondo pallo con un colpo di spalla. L’argentino è forse il più vivace dei suoi, galvanizzato anche dalla rete. Gli sforzi della Fiorentina vengono nuovamente premiati al 72′: bel giropalla per la catena di sinistra, con Nico che serve perfettamente Biraghi che offre un cioccolatino a Mandragora a centro area. Per il centrocampista è un gioco da ragazzi segnare il 3-3.
L’inerzia del match sembra tutto indirizzato verso i viola e infatti le cose si mettono ancora meglio quando a dieci minuti dal termine Cafumana si fa espellere per doppia ammonizione per un fallo inutilmente violento ai danni del subentrato Bonaventura. La Fiorentina insiste con le poche energie a disposizione per archiviare questo match di andata con una vittoria. Prima ci prova con Belotti, che da buona posizione non impatta bene con la sfera, e poi con Bonaventura che spara alto. Nei minuti di recupero arriva il guizzo che non ti aspetti: l’uomo decisivo è il neo entrato Barak, che disegna una parabola perfetta che va a beffare il portiere Keouf. Il risultato finale è 4-3 per i gigliati. Grande gioia per Italiano e i suoi, che rimontano una partita difficile e stregata. Il ritorno a Firenze fa meno paura.
Il tabellino di Maccabi Haifa-Fiorentina
Maccabi Haifa: Keouf; Kandil, Simic, Seck, Gershon; Cafumana, Mohamed, Cornud; Khalaili (85′ Podgoreanu), Pierrot, Kinda (72′ Lesovoy). All.: Degu.
Fiorentina: Terracciano; Kayode, Milenkovic, Ranieri, Biraghi; Mandragora (81′ Barak), Duncan (72′ Bonaventura); Gonzalez, Beltran, Ikone (87′ Sottil); Nzola (72′ Belotti). All.: Italiano
Reti: 2′ Nzola (F), 12′ Seck (M), 28′ Kinda (M), 58′ Beltran (F), 66′ Khalaili (M), 72′ Mandragora (F), 94′ Barak (F)
Ammonizioni: Mohamed (M), Cafumana (M), Kayode (F), Milenkovic (F)
Espulsioni: Cafumana (M)
Arbitro: Rumsas (Lituania)