I ribelli Houti, filo iraniani, alzano il tiro colpendo una nave mercantile greca e provocando, per la prima volta, morti e feriti gravi. La True Confidence, che batte bandiera della Barbados, è stata centrata da uno o più missili balistici anti nave a 90 chilometri dalle coste yemenite nel golfo di Aden. Gli Houti, che dal 2014 hanno conquistato la capitale Sana’a, sono più a nord e ancora una volta dimostrano le capacità belliche con missili balistici capaci di minacciare il traffico mercantile non solo nel Mar Rosso, ma pure oltre lo stretto di Bab al Mandeb.
Il mercantile di 183 metri, che nelle ultime due settimane aveva fatto spola fra Singapore e Jedda in Arabia Saudita, è alla deriva e sarebbe stato abbandonato dall’equipaggio. L’attacco ha provocato almeno due morti e un disperso fra i marinai oltre a 6 feriti, alcuni ustionati gravi, a causa dell’incendio divampato a bordo. Una nave da guerra americana e un’unità indiana stanno prestando soccorso, ma la situazione è pericolosa. Gli Houti potrebbero utilizzare il primo bersaglio per attrarre le unità militari e colpirle in una specie di imboscata in mezzo al mare con droni kamikaze, altri missili o barchini minati. Il brigadiere generale Yahya Sare, portavoce militare dei miliziani sciiti, ha rivendicato l’operazione confermando che la nave è in fiamme. «Gli attacchi si fermeranno – ha annunciato – quando finirà l’aggressione e l’assedio del popolo palestinese a Gaza». Secondo l’agenzia dei ribelli, Saba, una «serie di missili navali» hanno colpito il mercantile in maniera «precisa». E «l’allerta» diramata a tutto il traffico mercantile «continuerà» in nome «dei doveri religiosi, morali e umanitari in sostegno ai palestinesi».
L’attacco è stato annunciato via radio da «militari yemeniti», che forse volevano fare abbandonare la nave per sequestrarla e usarla come trofeo. La True Confidence è probabilmente finita nel mirino per la proprietà greca. La Grecia con il commodoro Vasileios Gryparis nella base Nato di Larissa detiene il comando strategico della missione navale europea Apsides. In mare la guida delle operazioni tattiche è affidata al controammiraglio Stefano Costantino a bordo del cacciatorpediniere Caio Duilio. La flotta europea è composta dalle unità da guerra Hessen, tedesca, il Languedoc francese e Hidra battente bandiera greca. Il Duilio si trova nel Mar Rosso nei pressi della base di Gibuti e l’altra nave della Marina militare, il Martinengo era arrivata a Doha capitale del Qatar. Nel vasto tratto di mare dal Canale di Suez allo stretto di Hormuz ci sono diverse flotte, compresa una portaerei americana e nell’area sotto la minaccia degli Houti navigano contemporaneamente almeno 8 unità da combattimento. Il mini esercito sciita, però, è riuscito a colpire dallo scorso novembre oltre 40 navi commerciali. L’ultima, prima dell’attacco mortale al cargo greco, è la Msc Sky II centrata lunedì. Negli ultimi giorni è affondata la nave di proprietà inglese Rubymar, la prima colata a picco dopo un attacco Houti. Il ministro della Difesa, Guido Crosetto, concludendo la sua visita in Kuwait, ha dichiarato che le minacce dei miliziani sciiti «sono un atto di guerra, fisica e ibrida che incidono sulle economie di alcuni Paesi, agevolandone altri, le cui navi non vengono intenzionalmente attaccate». Il riferimento è al naviglio russo e cinese.