Spari durante la distribuzione degli aiuti, morti a Gaza. Ma è guerra sui numeri

Spari durante la distribuzione degli aiuti, morti a Gaza. Ma è guerra anche sui numeri

Fuoco israeliano su alcuni civili palestinesi che attendevano di ricevere gli aiuti umanitari. L’Idf parla di un incidente dovuto al fatto che la folla stava “saccheggiando le attrezzature” mentre avveniva la distribuzione dei viveri, ponendo le truppe in una situazione di pericolo. La rabbia di Hamas: “Negoziati a rischio”. Abu Mazen parla di spregevole massacro”. La Casa Bianca: “Grave incidente”. Gli Stati Uniti sono molto preoccupati del rischio che Israele stia preparando un’operazione di terra in Libano per la fine della primavera.

Cosa è accaduto

L’assalto a un convoglio di aiuti umanitari, uno dei tanti avvenuti negli ultimi giorni, si è trasformato in un massacro. La sparatoria dei militari israeliani ha causato almeno 104 vittime, oltre 700 i feriti, stando ai dati diffusi da fonti sanitari palestinesi. Secondo una prima indagine dell’Idf gli spari hanno causato solo 10 delle centinaia di vittime segnalate dai palestinesi. La guerra, si sa, si combatte anche sui numeri e con le informazioni.

Un testimone ha riferito all’agenzia Afp che la violenza è scoppiata quando migliaia di persone, alla disperata ricerca di cibo, si sono dirette verso i camion degli aiuti alla rotonda occidentale di Nabulsi. “I camion pieni di aiuti si sono avvicinati troppo ad alcuni carri armati dell’esercito che si trovavano nella zona e la folla, migliaia di persone, ha preso d’assalto i camion”, ha racontato il testimone, “e i soldati hanno sparato sulla folla perché la gente si avvicinava troppo ai carri armati”.

Questa la versione degli israeliani: “Durante l’ingresso dei camion degli aiuti umanitari nel nord della Striscia di Gaza, i residenti di Gaza hanno circondato i camion e hanno saccheggiato i rifornimenti in consegna”. I morti e i feriti sono stati condotti nei pochi ospedali ancora funzionanti presenti a Gaza.

Meloni: “Profondo sgomento”

“Ho appreso con profondo sgomento e preoccupazione la drammatica notizia di quanto accaduto a Gaza – dichiara la presidente del Consiglio italiana Giorgia Meloni. “È urgente che Israele accerti la dinamica dei fatti e le relative responsabilità. Le nuove e numerose vittime civili impongono di intensificare immediatamente gli sforzi sui negoziati in atto per creare le condizioni per un cessate il fuoco e per la liberazione degli ostaggi”.

Casa Bianca: “Grave incidente”

Un portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale della Casa Bianca ha definito la strage a Gaz un “grave incidente”. In una nota, citata dalla Cnn, il portavoce ha precisato che la Casa Bianca sta esaminando la situazione, e ha rinnovato l’appello per un cessate il fuoco. “Piangiamo la perdita di vite innocenti e riconosciamo la terribile situazione umanitaria a Gaza, dove palestinesi innocenti stanno solo cercando di nutrire le loro famiglie. Ciò evidenzia l’importanza di espandere e sostenere il flusso di assistenza umanitaria a Gaza, anche attraverso un potenziale cessate il fuoco temporaneo. Continuiamo a lavorare giorno e notte per raggiungere questo risultato”

Le stime dell’Onu

Secondo le Nazioni Unite la stragrande maggioranza dei 2,4 milioni di abitanti di Gaza sono in carestia, in particolare modo nel nord dove i combattimenti e i saccheggi rendono pratcamente impossibile la consegna degli aiuti. Secondo l’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi, Unrwa, a febbraio sono entrati nella Striscia di Gaza poco più di 2.300 camion di aiuti, in calo di circa il 50% rispetto a gennaio.

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