Da 24 ore, le immagini dell’assalto anarchico alla volante della polizia presso la questura di Torino stanno facendo il giro di tutti i media e i social. Il gruppo di antagonisti ha condotto l’aggressione con l’obiettivo di liberare un marocchino di 31 anni, irregolare su territorio italiano e pluripregiudicato. L’obiettivo era quello di farlo scappare prima che venisse condotto presso il Cpr di Milano, in attesa del volo di sola andata per il suo Paese di origine. L’espulsione a suo carico è datata 2022 e ambienti investigativi lo danno vicino a uno dei centri sociali di Torino.
Sono ben 13 le condanne alle sue spalle, di cui 9 passate in giudicato. In questo ricco, e per niente onorevole carnet, non manca nemmeno una condanna per violenza sessuale di gruppo. L’hanno beccato, nella notte tra il 27 e il 28 febbraio, mentre imbrattava i muri di un sottopassaggio del capoluogo piemontese con scritte contro la polizia, come nel più classico dei copioni dei centri sociali. È stato denunciato, anche per inosservanza dell’obbligo di espulsione, e portato in questura dagli agenti di pattuglia e dopo un doveroso passaggio per l’ufficio immigrazione è stato condotto in un ufficio Asl per un controllo di routine, indispensabile per il trasferimento nel Cpr. I problemi sono iniziati già quando l’uomo è arrivato presso gli uffici sanitari: in qualche modo gli anarchici hanno scoperto l’avviamento dell’iter e hanno tentato una prima irruzione, non riuscita, nella Asl.
Placata la situazione, l’uomo è stato riportato in questura per espletare gli ultimi passaggi burocratici relativi al trasferimento. Ma la voce a Torino a quel punto si era già sparsa e in tanti si sono radunati sotto la questura per un sit-in di protesta. Durante la marcia verso gli uffici della polizia, i manifestanti hanno danneggiato una vettura con a bordo due ragazze, per poi tentare l’assalto alla volante. In quel momento il marocchino non si trovava ancora a bordo ma negli scontri a mani nude tra agenti e antagonisti, 3 poliziotti sono rimasti feriti. Uno ha avuto una prognosi di 15 giorni e per gli altri due fortunatamente si tratta solo di contusioni guaribili in pochi giorni.
Sono 5 le persone fermate, tutte donne, già note alle forze dell’ordine per essere parte del movimento anarchico torinese. In serata sono state rilasciate con una denuncia per resistenza a pubblico ufficiale, mentre altri 10 soggetti sono attualmente in corso di identificazione.