A più di dodici ore dalla chiusura dei seggi elettorali, in Sardegna lo spoglio procede con estremo ritardo. Alle 11 sono stati resi noti i risultati di appena 10 sezioni scrutinate su un totale di 1844 distribuite sull’isola. Nessun exit poll è stato diffuso alla chiusura delle urne, con l’inizio dello spoglio differito alle 7 di lunedì. Ma il tempo stringe per i presidenti e gli scrutatori dell’isola, che devono cercare di evitare in ogni modo la “tagliola” delle 19. In base alla legge della Regione Sardegna, infatti, lo spoglio delle schede elettorali ha un timing che impone l’obbligo di terminare 12 ore dopo l’inizio.
Non si tratta di un semplice dettaglio che potrebbe rinviare i festeggiamenti del candidato vincitore, perché nel caso gli scrutatori non riuscissero a ultimare tutti gli spogli entro le 19 il conteggio in loco viene invalidato, le schede sigillate e le urne trasferite negli uffici elettorali di circoscrizione. A quel punto, i verbali devono essere inviati alla Corte d’Appello di Cagliari e i tempi per la proclamazione del nuovo governatore della Sardegna diventano enormemente più lunghi. Questo significa che per arrivare a una comunicazione di vittoria si potrebbe dover aspettare anche un mese, come avvenuto per le elezioni del 2019.
Non sono noti i motivi dei ritardi. Si parla di questioni organizzative nei singoli seggi ma, nonostante la lentezza, non si registrano incidenti nello spoglio. L’unico caso particolare è stato segnalato nella nottata quando, subito dopo la chiusura delle urne, è stato effettuato lo spoglio delle schede elettorali di una residenza per anziani di Sassari, dove hanno votato undici ospiti aventi diritto al voto. Al momento, i risultati dalle forze in campo ma si tratta di una infinitesima porzione di schede. 10 sezioni scrutinate su 1844 corrispondono ad appena lo 0.5% del totale. Non si può nemmeno parlare di rilevanza statistica.
Da Oristano città è arrivato il voto di 3 sezioni su 36, quindi meno del 10% del totale, e si registra il vantaggio di Truzzu su Todde con percentuali del 55.9% dei consensi contro il 36.8%. Anche a Olbia, con due sezioni scrutinate su 54, il candidato del centrodestra è in vantaggio sulla diretta competitor di dieci punti esatti, avendo finora il 51.9% delle preferenze. Con le dieci sezioni complessivamente scrutinate nell’isola, Todde appare in vantaggio su Truzzu: 53.7% contro 40.3%.